La lista si snoda tra oggetti più o meno comuni. Dalla bici alla spada katana all’arco con le frecce passando per la tenda da campeggio. Si tratta dell’elenco degli oggetti rinvenuti sul territorio comunale di Rimini che, scaduto il termine entro il quale si dovrebbe rintracciare il proprietario, vengono venduti all’asta annuale.
A sigillo di città ciclabile, oltre 40 biciclette ritrovate tra le quali spuntano 6 olandesine e 3 bici Bianchi spillo; lasciano più perplessi la tenda da campeggio, la pianola elettrica e l’arco con frecce. Più eccentriche e improbabili sono le famose spade katana rinvenute alla stazione il 7 agosto 2006 e ancora disponibili alla prossima asta del 2009. Poi ci sono piccoli oggetti nei quali appare più evidente l’evoluzione tecnologica: un Ipod, 2 fotocamere digitali, 2 macchine fotografiche e 80 cellulari. Non mancano all’appello zaini, trolley, 52 mazzi di chiavi, 14 paia di occhiali e 2 caschi per scooter.
Per tutto questo e tanto altro il Comune si affida all’Economato e al suo ufficio oggetti smarriti.
“Ogni anno apriamo circa 600/700 pratiche – spiega Mario Monetti, responsabile dell’ufficio Economato – nel 2007, su 600, ne abbiamo evase 450 e riconsegnato i beni. L’iter è semplice: chiunque trovi l’oggetto può portarlo alle forze dell’ordine o direttamente da noi. Qui abbiamo un magazzino nel quale raccogliamo tutto, a parte bici e ciclomotori, che trasferiamo nel deposito di via Toni”.
Quando il rinvenitore diviene proprietario?
“Dopo essere rimasto un anno in visione dalla data di pubblicazione sull’Albo Pretorio e senza mai essere reclamato, il bene entra in pieno possesso del rinvenitore. Ovviamente, sempre che nei dodici mesi non sia spuntato il legittimo proprietario”. Attenzione, chiunque ritiri il bene dovrà sempre pagare i diritti di custodia. Se dopo un anno il bene non viene reclamato e nemmeno il rinvenitore è interessato, si aspetta un altro anno al termine del quale entra in possesso dell’Amministrazione. In questo caso scatta l’asta.
“L’appuntamento con l’asta annuale, che si tiene ogni maggio, si trasforma in un evento folckloristico. Lo prepariamo mesi prima in tutto e per tutto, dai beni da mettere in mostra al palchetto del banditore. Finora c’è sempre stata parecchia gente e la vendita è entusiasmante perchè procede per rilanci da due euro alla volta. Tutto ciò che ricaviamo viene devoluto in beneficenza. Per esempio, nel 2008 abbiamo incassato circa 2.127,000 euro. All’asta, poi, non può mai mancare il banditore per eccellenza, il nostro Bruno Cordelli (vedi articolo a fianco)”.
Infatti, fino a tre anni fa l’ufficio oggetti smarriti è stato gestito dallo storico impiegato Bruno Cordelli, poi il testimone è passato a Stefano Pira che lo svolge a metà con la gestione del servizio postale del Comune.
“È evidente che ci sono stati dei tagli ma questo non deve danneggiare il servizio che noi portiamo avanti cercando di mantenere gli stessi standard qualitativi – chiarisce Monetti – ovviamente contratti di 3 mesi, co.co.co., contratti a progetto non favoriscono una conoscenza approfondita di un ufficio e chi rimane poco tempo non entra nel meccanismo. Inoltre, se prima il magazzino di via Toni era aperto tutti i giovedì ora prendiamo su richiesta le prenotazione e si va solo per esigenze effettive. Una volta gli stessi vigili urbani avevano il loro magazzino di recupero, oggi non più, e così il lavoro di recupero di scooter o bici è rallentato molto. Solitamente è il cittadino che porta o segnala qualche motociclo”.
A proposito di magazzini, anche la stazione ferroviaria della città ha il suo. Dal primo gennaio 2009 sono 8 gli oggetti rinvenuti alle FS di Rimini. Nell’ufficio assistenza clienti non manca un registro scritto che archivia qualsiasi oggetto ritrovato, da privati o addetti ai lavori, all’interno della stazione. “Si tratta di zaini, cartelline, ombrelli, macchine fotografiche, addirittura un passeggino, per fortuna senza bimbo a bordo – ride l’impiegata – una volta registrati li teniamo per qualche tempo nel nostro magazzino e poi li trasportiamo all’Economato dove verranno iscritti all’Albo”.
Dello stesso parere sono stazione ed Economato: il lavoro aumenta in estate con l’afflusso dei turisti. “Nella stagione estiva arrivano da noi borselli, marsupi, sacche e zaini, rubati o persi che vanno ad aumentare il numero di pratiche. Il più delle volte i turisti sporgono denuncia alle forze dell’ordine e tutto si risolve in pochi giorni. Va diversamente quando non c’è né denuncia né recapito del turista. A quel punto si procede per tentativi o si spedisce al consolato se si tratta di stranieri”.
Marzia Caserio