L’enorme proliferare di cinghiali e caprioli nei territori dei comuni di Borghi e Sogliano sta creando gravi disagi e problemi alla popolazione. C’è chi è preoccupato e chi protesta per le centinaia di caprioli che spesso invadono improvvisamente la sede stradale causando danni alle auto. Senza dimenticare le centinaia di cinghiali che da mesi stanno mettendo in ginocchio aziende agricole e contadini.
Il numero di questi animali allo stato brado è in continuo aumento e i danni alle colture non si contano più. Mangiano spesso il seminato delle colture, come il grano che deve nascere costringendo alcune aziende a cessare la coltura di granoturco, sorgo, girasoli, mais e ortaggi. Quando prendono di mira un campo, vanno all’attacco a gruppi di notte e alla mattina i campi sembrano arati. Invece sparisce tutto con gravi danni economici. Diventa difficile anche la lavorazione della terra: risistemare tutto il terreno non è facile perché quando attaccano fanno buche enormi e l’attrezzatura agricola subisce anche danni strutturali. E sono pericolosi per i bambini che giocano attorno a casa. I cinghiali mangiano principalmente radici, tuberi e cipollotti selvatici. Nello scorso mese di novembre sono stati segnalati branchi da 20-25-30 capi ciascuno. Imperversano. Adesso si sono imbastarditi. Mentre prima la femmina partoriva 2-3 piccoli, ora ne sforna anche 8-10 per volta. “A fronte di questi danni la Provincia risarcisce agli agricoltori somme esigue sul prodotto danneggiato ma non dà soldi per i danni strutturali ai terreni e agli impianti. – fa presente Loredana Zamagni, consigliere comunale di minoranza (PdL) a Sogliano – Inoltre la Provincia non copre i danni provocati dai caprioli ai veicoli nei sempre più numerosi incidenti, cosa che invece fanno i vicini di Pesaro. Chiediamo al sindaco di Sogliano di farsi portavoce presso la Provincia per tutelare gli agricoltori dai danni provocati dagli animali e che venga fatta una copertura assicurativa per i danni ai veicoli. La paura maggiore resta comunque che questi animali, in continuo aumento anche sulle strade, provochino prima o poi incidenti a ciclomotori e veicoli a tre ruote che i nostri ragazzi usano quotidianamente”.
Ermanno Pasolini