“Uno sforzo di maggiore presenza”. È quello che psicologi ed educatori chiedono da tempo ai genitori nei confronti dei figli. Un allarme che arriva anche dall’ultima inchiesta della Società italiana di pediatria (Sip) su “Abitudini e stili di vita degli adolescenti” resa pubblica nei giorni scorsi. L’indagine è stata realizzata su un campione di 1.200 studenti delle scuole medie inferiori, fra i 12 e i 14 anni, la fascia detta dei preadolescenti, quella più difficile ed anche parecchio abbandonata da un punto di vista educativo. I ragazzi italiani, dice l’inchiesta, sono sempre più internauti e tra loro sono in crescita i consumi di fumo, alcol e droga. Nei giorni scorsi la stessa Sip aveva lanciato l’iniziativa “Un giorno senza tv” per sollecitare le famiglie a trovare alternative ai pomeriggi e alle serate davanti alla televisione. Passare più di tre ore al giorno davanti alla tv, indipendentemente dalla qualità dei programmi, spiega la Sip, “degrada in modo sensibile la qualità di vita: meno attività fisico-sportiva, meno socializzazione, meno stimoli culturali, meno tempo trascorso con i genitori”.
Cronache di ogni giorno
Suona dunque di nuovo la sveglia educativa per i genitori, almeno quelli che non hanno ancora abdicato al ruolo. I fatti drammatici e dolorosi delle settimane passate, quando quattro giovani apparentemente tranquilli hanno dato fuoco ad un senzacasa, ma anche tante cronache quotidiane che raccontano di violenze gratuite, di fiumi di alcol e di sequestri di kg di cocaina hanno come destato una comunità sonnolenta. Eppure la crisi era già ben raccontata nel film “Io fumavi”, realizzato da Nevio Casadio e prodotto da Bottega Video per conto dell’assessorato alle politiche sociali nel 2003, andato in onda in questi primi giorni di Icaro RiminiTv (chi ne volesse una copia in omaggio è disponibile presso la redazione de il Ponte.
Una chiamata per la comunità cristiana
Anche sotto lo stimolo del vescovo Francesco, che ha posto l’educazione fra le urgenze del suo programma pastorale, molte parrocchie e comunità si sono attivate, organizzando incontri con specialisti, film, dibattiti sulle tematiche dell’educazione. A Spadarolo hanno chiamato don Tonino Lasconi, scrittore ed esperto di educazione degli adolescenti; a Savignano stanno riattivando il progetto di Radio Icaro-Rubicone, coinvolgendo un bel numero di giovani, e a questo progetto hanno destinato anche una micro di Avvento; a Villa Verucchio parrocchia e francescani insieme avviano una “Missione giovane” utilizzando anche il teatro e l’arte; l’Ufficio catechistico sta mettendo in campo un Laboratorio per genitori e ragazzi della fascia di età 11-14 anni, come pure la Pastorale Giovanile che propone per lunedì 12, 19, 26 gennaio e 2 febbraio una Formazione diocesana per educatori di gruppi giovanili…
Il vescovo Francesco intanto invita a vivere sabato 13 dicembre ai Paolotti “La luce nella notte” (vedi riquadro a fianco). Una chiesa aperta per i giovani nella notte segno di una porta aperta sempre.
La prima Notte bianca
In quell’occasione sarà distribuita anche la lettera-invito al Natale intitolata “La prima notte bianca”, un bel libretto pensato come dono di giovani ad altri giovani, una lettera di augurio natalizia che il Vescovo ha scritto per tutti i giovani invitandoli ad essere loro stessi gli ”annunciatori” del Natale tra i loro coetanei.
La tenerezza di Dio è raccontata come una nuova possibilità di risollevarsi dal non-senso che ha preso tutti e di cui la cronaca è testimone ogni giorno.
Giovanni Tonelli