E gli anziani nel Rubicone si separano. A ciascuno la sua vacanza, nel 2009. La decisione è stata presa dal centro ricreativo per anziani “I sempar zovan” di San Mauro Pascoli dopo una diatriba scoppiata nel giugno scorso con i “colleghi” del centro “Secondo Casadei” di Savignano, i quali – insieme anche al centro “Vitanziana” di Gatteo – organizzano le vacanze dei “capelli grigi” in luoghi termali, di montagna e al mare. “I Sempar Zovan” sono decisi: nel 2009 le vacanze terz’età per Bagno di Romagna se le organizzeranno da soli. La motivazione la spiega Marco Carlucci, 74 anni, membro del consiglio direttivo del centro ricreativo per anziani sammaurese, responsabile da anni della vacanza termale a Bagno di Romagna.
“Tutto nasce da un brutto episodio. Dovevamo partire con il pullman pagato dai Comuni dell’Unione alla volta di Bagno di Romagna. Alle 9.15 della mattina ci siamo trovati per la partenza in piazza Berlinguer a San Mauro e abbiamo aspettato sotto il sole per due ore, ma il pullman non è mai arrivato”. A attenderlo c’erano 22 persone fra i 70 e gli oltre 90 anni. “Ci siamo dovuti organizzare alla bell’e meglio con figli e nipoti disponibili, a mezzogiorno di una domenica di giugno, a portarci a Bagno di Romagna con auto proprie”
Com’è nato quel “buco”?
“Nel pomeriggio del giorno precedente mi avevano chiamato da Savignano, chiedendo a noi 22 sammauresi di partire dopo le 6 della domenica mattina con lo stesso pullman che trasportava gli anziani di Savignano a Montecatini, in tutto meno di una decina. Un’operazione, secondo loro, che avrebbe fatto risparmiare soldi. Noi gli abbiamo detto di no, in quanto l’accordo prevedeva il pullman per Bagno alle 9.30. Infatti non è mai arrivato».
E per le spese extra di trasporto?
“Abbiamo parlato con l’assessore ai Servizi Sociali e il sindaco. Ci hanno fatto fare conteggi, hanno stimato una previsione di spesa e poi ci hanno detto di rimborsare la benzina a chi ci ha portato a Bagno di Romagna, usufruendo dei fondi che abbiamo in cassa che servono per il circolo. Una pessima figura anche per il comune”.
E così avete litigato con i vicini savignanesi.
“Non si tratta di litigare, ma di rispetto e buonsenso. Loro non l’hanno avuto per noi e quindi l’estate prossima le vacanze ce le facciamo da soli. In ogni caso il trasporto l’abbiam pagato da soli, dopo un’attesa di due ore sotto il sole aspettando un pullman che non è arrivato. A organizzare in questo modo siamo capaci anche da soli”.
Ermanno Pasolini