Occhialuto e scattante, Nick ha pochi capelli sulla testa quanto energia da vendere. Yaya con quelle gote rosa e i codini, ispira simpatia e un po’ di tenerezza. Sarà per questo che non appena si è sparsa la voce che era scomparsa, tutta Villa Verucchio si è allertata. Il paese era tappezzato degli appelli di Nick alla ricerca della sua amata, un “Chi l’ha visto?” in piena regola. E i ragazzi indossavano le t-shirt con i giovani innamorati…
Nick e Yaya, infatti, sono i freschi protagonisti della linea di abbigliamento omonima, frutto della creatività di Salvatore Nicotra, una vita nel mondo della moda. “Sono nato nel laboratorio dei miei genitori – racconta il direttore di Four Fashion, l’azienda che ha lanciato NickeYaya – Papà e mamma ancora oggi proseguono l’attività, nel laboratorio di confezioni in via Casale”. Diventare consulente di marchi e aziende di abbigliamento è stato dunque un passo naturale. Fake London genius, North-Salil, Superfine, Closed sono alcune delle griffe per le quali “Salva” ha prestato la sua opera, occupandosi del mercato estero. La valigia sempre pronta cominciava a pesare, e così nel 2005 è scoccata la scintilla: perché non creare una linea propria?
Baciata dal sole di luglio è nata così Nick e Yaya, linea giovane che comprende t-shirt, felpe, cappellini, e gadget in linea con il target. Un progetto a 360 gradi di cui fa parte anche un video gioco on line e un fumetto, dedicati alla storia dell’occhialuto Nick, che acquista poteri grazie ad un misterioso raggio luminoso, e della tenera Yaya, rapita dal cattivone di turno e salvata dall’amato Nick. “Ci sono voluti quasi tre anni per mettere a punto un progetto ben definito e chiaro – racconta Nicotra – imparentato con il fumetto, un linguaggio originale e apprezzato dai ragazzi. Tutto questo restando ludici, leggeri. Non abbiamo alcuna intenzione di diventare l’Armani della situazione”.
Oltre al direttore, lavorano nell’azienda due dipendenti e due collaboratori esterni. Con questo staff (e lo slogan “non arrendersi mai”) Four Fashion è partita all’assalto dello Stivale attraverso una distribuzione mirata che privilegia punti vendita di tendenza, coerentemente all’immagine del marchio. I risultati incoraggianti hanno spinto gli obiettivi anche verso la Germania e, ultimamente, l’Olanda. Nicotra preferisce comunque tenere i piedi per terra. “C’è ancora tanto da lavorare”. Ma intanto nella sua linea di abbigliamento “100% made in Italy” si diverte a distribuire qua e là, riferimenti biografici. Se Nick diminutivo di Nicotra è abbastanza evidente (come pure la somiglianza con lo studente del college Withe Village), più sottile è il riferimento a Biancavilla, il paese natio della Sicilia, mentre il vulcano stilizzato è naturalmente l’Etna. “E il gangster è siciliano, mentre 095 è il prefisso di Catania. Perché Nick e Yaya, il fumetto e il progetto, non sia solo fantasia”.
Paolo Guiducci