La pallavolo è uno sport di origini antichissime ed è molto diffusa e gettonata a livello internazionale. Basti pensare che è sport Olimpico dal lontano 1964. In Italia, per esempio, è la disciplina che vanta maggiori tesserate e coinvolge migliaia e migliaia di atleti e atlete di tutte le età. Purtroppo, nell’arco del territorio provinciale, il volley non è diffuso come calcio o pallacanestro, ma può vantare comunque le sue eccellenze. Sono quattro, infatti, le società iscritte a campionati nazionali: la Dolciaria Rovelli Morciano, la Dinamo Romagna Est Bellaria, la Greenline Smartflex Viserba (femminile) e la Thermolutz Viserba (maschile).
Morciano
Partiamo dalla Rovelli che attualmente milita nel campionato di B1 e si trova nella zona medio-bassa della classifca con i suoi 10 punti all’attivo. Nell’ultima apparizione i ragazzi di coach Daniele Rovinelli hanno perso 3-0 a Ravenna.
“Faccio l’allenatore professionista e il mio lavoro mi piace e mi regala sensazioni forti e positive, amo poter plasmare un insieme di persone e farle diventare un unico gruppo che lavora e fatica per un obiettivo comune” sottolinea il tecnico morcianese che ha come obiettivo la conquista di una salvezza il più possibile tranquilla. Rovinelli ne approfitta anche per spendere un pensiero sul livello del gradimento della pallavolo e sui possibili sviluppi. “Siamo seguiti a livello locale, il pubblico non è molto numeroso ma è costante. Per aumentare la popolarità della nostra disciplina secondo me è necessario lavorare con i ragazzi delle scuole medie ed elementari per coinvolgerli e farli appasionare a questo splendido sport”.
Bellaria
Altra squadra che milita in B1, ma con una classifica migliore (è sesta con 14 punti) è la neo promossa Romagna Est Bellaria che nell’ultimo turno ha colto una vittoria sensazionale (3-1) contro il Conselice in un delicatissimo derby.
“La pallavolo è uno stupendo sport di squadra ma anche individuale – sottolinea l’allenatore Stefano Mascetti – non c’è contatto fisico con l’avversario, è formativo a livello psichico e mentale, insegna a essere disciplinati ed è molto tecnico. Certo, non è seguitissimo a livello generale, ma noi non ci possiamo lamentare visto che in casa abbiamo circa 300 fedelissimi”.
Entusiasta di questo campionato è anche il numero uno del sodalizio biancazzurro, Riccardo Pozzi.
“La nostra società è orgogliosa di disputare un torneo così importante come quello della B1, dove ti confronti con società e città con una grande storia nella pallavolo nazionale come possono essere Ravenna, Firenze, Trento e Bologna”.
Certo non mancano le difficoltà, soprattutto a livello economico.
“Le spese per un campionato del genere sono tante, perchè anche se i giocatori percepiscono solo un rimborso, incidono tantissimo le trasferte, i tesseramenti, e i costi per l’iscrizione al campionato, oltre alle uscite gestionali. Devo ringraziare gli sponsor che ci sostengono da anni e che ci permettono di continuare.
Viserba
Scendendo verso sud arriviamo a Viserba, città storica della pallavolo riminese. Due le squadre al via in un campionato difficile come quello di B2: gli uomini della Thermolutz e le donne della Greenline Smartflex. Ma se quest’ultime stanno facendo un ottimo torneo per essere una neo promossa (sono quarte con 14 punti), così non si può dire dei maschietti che dopo il ko con Macerata sguazzano nei bassi fondi della classifica. Due squadre a così alti livelli, significano anche investimenti ingenti.
“La pallavolo ha un gran successo nella nostra zona, tuttavia i costi per iscriversi ad un campionato sono elevatissimi, parliamo di circa 100mila euro – conferma il presidente, Paolo Stefanini – i budget sono risicatissimi e l’impreditoria locale non si accorge troppo di noi. Solo la passione per questo sport mi fa andare avanti, assieme alla memoria di Walter Rinaldi e grazie all’aiuto degli altri dirigenti”.
C’è poi un altro problema.
“Le strutture non aiutano, non abbiamo palazzetti ma solo palestre comunali e nonostante tutto siamo riusciti a ritagliarci uno spazio importante”.
Luca Filippi