Rimini torna a essere la capitale mondiale del duathlon. Era già accaduto sette anni fa quando il 15 settembre, il lungomare, aveva accolto gli amanti del corri-pedala-corri. Da quel giorno ha ospitato i campionati italiani di triathlon nel 2005, gli Europei di duathlon nel 2006 per non parlare dei dieci tricolori messi in piedi nelle varie città d’Italia. Sempre con numeri eccezionali. Come eccezionali si preannunciano i numeri di questa edizione che si svolgerà sabato e domenica. Trentanove nazioni al via, più di 1200 atleti che hanno già dato la loro adesione, dodici gare, 24 titoli in palio, decine e decine di volontari che da giorni stanno lavorando a testa bassa perché tutto sia perfetto. Un’edizione che si preannuncia una delle più belle mai viste fino ad oggi. Per partecipazione, per palmares degli atleti al via e per un’organizzazione che non sta lasciando nulla al caso.
“Del resto – ha spiegato il presidente della federazione Triathlon, Emilio Di Toro – avremo gli occhi di tutto il mondo puntati addosso e proprio per questo motivo abbiamo scelto Rimini, una città dalla grande ospitalità ma anche la città del TD, una società non professionistica ma che grazie alla passione dei suoi dirigenti è capace di organizzare eventi di grande rilievo. Basti pensare ai mondiali del 2001, agli italiani di triathlon del 2005 e al campionato Europeo che si è tenuto due anni fa”.
Come sempre teatro dell’evento sarà la zona di Marina centro e del lungomare.
“Gli atleti al via saranno più di 1200 – ha sottolineato Giuliano Mami, presidente del Comitato organizzatore – in rappresentanza di 39 nazioni, con gli atleti più forti ai nastri di partenza. Molti sono già a Rimini da qualche giorno e posso dire con assoluta certezza che in una settimana, i mondiali, portano 12mila presenze che in un periodo come questo, credo siano un’ottima cosa. Speriamo che tutto vada per il verso giusto”.
Cinque le categorie in gara: Elite, Under 23, Junior, Age Group (gli amatori) e il Team Relay (la staffetta). Diverse le lunghezze dei percorsi. Elite, U23 e Age Group avranno una prima frazione a piedi di 10 chilometri, seguita da una frazione di 40 in sella a una bici per chiudere con altri cinque chilometri di corsa; gli Junior, invece, copriranno esattamente la metà del percorso dei grandi mentre la staffetta vedrà 2.5 km di corsa, 10 di bici e 1.250 di corsa.
“Abbiamo scelto Rimini – ha chiosato Di Toro – anche per un altro motivo, a Rimini c’è il più forte duathleta di sempre, Alessandro Alessandri”.
Proprio il “rosso”, prima di svelare quali siano i favoriti, ha lasciato tutti di sasso annunciando che “questo sarà probabilmente il mio ultimo mondiale, a 38 anni è ora che smetta”.
Poi via con i possibili vincitori.
“Tra gli Elite i favoriti sono sicuramente i portoghesi Sergio Silva e Lino Barruncho, ma starei attento anche allo spagnolo Javer Garcia e soprattutto all’inglese Paul Amey che ha già vinto un mondiale e arriva dal triathlon. Noi possiamo fare bene, il mio obiettivo è quello di stare con i primi fino alla fine, ma poi sarà la gara a determinare un po’ tutto. In campo femminile la nostra Laura Giordano ha buone possibilità di medaglia anche se la portoghese Vanessa Fernandes parte con tutti i favori dei pronostici”.
Un’ultima annotazione, al via, tra gli Elite, non ci sarà il pettorale numero uno. Lo avrebbe dovuto indossare il belga Benny Vansteelant, investito e ucciso da un auto lo scorso anno mentre si allenava.
Francesco Barone