Alla prima pioggia, diventa una piscina. Nel giugno scorso è bastato un temporale di forte intensità di un’ora per allagare i due sottopassi di via Nazario Sauro e via Raffaello Sanzio. Allagamenti che non sarebbero dovuti succedere in quanto dopo quelli del giugno 1995 e dell’ottobre 1996 in via Nazario Sauro nel sottopasso della via che da Savignano conduce a San Mauro Pascoli e al mare, venne costruito un impianto di sollevamento, fiore all’occhiello nel suo genere, che però non ha funzionato. E la gente che risiede in zona protesta per quella maledetta pompa e soprattutto per le condizioni di sporcizia in cui viene tenuto il fiume Rubicone che scorre accanto, per l’invasione di topi, zanzare e mosche nelle case di via Nazario Sauro, Ravenna, Donati e Borgo Rubicone. Cosa sta facendo il comune per mettere in sicurezza ed evitare allagamenti in caso di nubifragi nei sottopassi ferroviari? In via Raffaello Sanzio sono stati fatti i collegamenti nuovi delle fognature che portano in via Cappona Rurale. Ma qualcosa non ha funzionato e sottopasso e tanti scantinati seminterrati si sono allagati. “Premesso che il 90% dei sottopassi di tutti i comuni si allagano quando piove con una intensità così violenta e prolungata come in questi tre casi accaduti a Savignano dal 1995 a oggi, – si difende Luciano Gobbi assessore ai lavori pubblici – il comune sta studiando una soluzione per tutti e due i casi. La sistemazione per il sottopasso di via Nazario Sauro rientra nel progetto di riqualificazione di tutta la stessa strada e della perpendicolare via Carducci, lungo l’asse della ferrovia, i cui lavori ipotizziamo di appaltare entro l’anno. Nelle due strade di grande comunicazione per la nostra città, saranno rifatti marciapiedi, sottoservizi e manto stradale. In quell’occasione verrà anche sistemato il problema della regimentazione delle acque meteoriche per far sì che non succedano più allagamenti”. Per quel che riguarda l’altro sottopasso ferroviario di via Raffaello Sanzio, gli uffici comunali stanno progettando la sistemazione della vicina via Leonardo Da Vinci con un nuovo manto stradale. “In questo contesto – assicura Gobbi – verrà valutato l’intervento più idoneo e necessario per evitare il ripetersi in futuro di altri allagamenti”.
Ermanno Pasolini