“Sono ammirato dell’impegno che gli australiani e la Chiesa australiana hanno messo nell’organizzazione della GMG, raggiungendo dei risultati veramente notevoli, sia per il numero di giovani che sono venuti, sia per il modo in cui le manifestazioni si sono svolte, sia anche per il modo in cui si è riuscita a coinvolgere la città, la società circostante”. Lo ha affermato padre Federico Lombardi, portavoce della Sala Stampa della Santa Sede. Tra le tante cose ha ricordato l’atto “coraggioso” inserito nella GMG di Colonia 2005 e portato avanti a Sydney: l’adorazione eucaristica nella Veglia del sabato sera. “Penso che sia molto coerente anche con l’impostazione che Benedetto XVI dà a queste Giornate della Gioventù, in cui cerca di portare contenuti profondi con una sua catechesi impegnativa, non sempre facile, ma certamente solida e su cui ritornare a meditare, ed anche con momenti importantissimi della spiritualità e della preghiera esplicita”. “Questa intensità emotiva, in questo viaggio, l’abbiamo sperimentata in particolare quando il Papa ha parlato ai giovani in difficoltà”, “a cui ha proposto la vita cristiana come cammino di risanamento interiore, di pace e di abilitazione ad un amore che diventa positivo nei confronti degli altri, anche da parte di chi ha vissuto difficoltà e può essere quindi particolarmente capace di capire le difficoltà degli altri”.