Ma dove vai se la revisione non l’hai?

    Chissà se ci avete mai pensato. Se, senza sbirciare il documento che sicuramente sarà nel cruscotto della vostra auto, sapreste dire quando scade la revisione della vostra auto, o del vostro scooter.
    Se sobbalzate sulla sedia, probabilmente inconsci anche del mese, o magari dell’anno, dell’ultimo collaudo effettuato presso un’officina autorizzata, allora fate parte del milione di automobilisti che salta sistematicamente l’appuntamento biennale con la revisione. Magari per dimenticanza, più che per una questione economica.
    La posta in gioco, però, è veramente inquietante. Soprattutto in caso di incidente, e revisione non effettuata o scaduta.

    Revisione ogni due anni
    E allora sarà meglio ricordare sempre, magari appuntandoselo sul cellulare, o sopra il comodino, che la revisione standard di auto e moto viene effettuata 4 anni dopo la prima immatricolazione e poi ogni 2 anni.
    Occhio, però, perché abbiamo detto standard. Nel senso che queste norme valgono per autovetture, autocaravan, autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva non superiore ai 3.500 kg e dal 2003 anche per motoveicoli e ciclomotori.
    La revisione è invece prevista ogni anno per le autovetture adibite al servizio taxi, noleggio con conducente, per gli autoveicoli utilizzati per il trasporto di cose e i rimorchi di peso complessivo superiore ai 3.500 kg, gli autobus, le autoambulanze e i veicoli atipici (ad esempio, le auto elettriche leggere da città).

    Dove deve essere fatta.
    La revisione, obbligatoria per legge, può essere effettuata presso gli uffici della motorizzazione o presso le officine autorizzate del Ministero dei Trasporti (a Rimini ce ne sono due: la 101 Srl in via Italia 33, e la Rimini Revisioni snc, in via della Repubblica), e costa 64.70 euro. Consiste nella certificazione del regolare funzionamento dell’auto: funzionamento di freni, luci, gas di scarico, usura gomme, stato della carrozzeria.
    La domanda cruciale è: servono tutti questi controlli? Non sarebbe il caso di diminuirli? Non è che è tutta una mossa per far lavorare di più i centri autorizzati?
    “Assolutamente no – dicono i titolari di Rimini Revisioni – anzi, la direttiva europea in Italia è stata recepita nella sua forma lieve, visto che quella più restrittiva, attuata ad esempio in Germania, prevede che la prima revisione vada effettuata dopo 3 anni. Da apposite statistiche emerge, tra l’altro, che negli ultimi 3 anni gli incidenti causati da carenze di automezzi sono diminuiti, passando dal 40 al 15% del totale dei sinistri stradali”.

    La revisione non è il tagliando.
    Ma state attenti a non confondere la revisione col tagliando, perché il confine è sottile ma c’è. Il tagliando, di norma da eseguire immediatamente dopo l’immatricolazione dell’auto e di anno in anno, consiste nel cambio dell’olio motore e del relativo filtro, nella sostituzione del filtro dell’aria, candele (nei motori a benzina), filtro gasolio (nei motori a diesel), cinghie, pastiglie dei freni. Queste componenti possono essere cambiate in base ai km percorsi dall’automobile. Il costo del tagliando varia in base ai km, alla marca e al modello dell’autovettura e può variare tra i 200 e i 500 euro.
    Perché effettuare il tagliando non è obbligatorio, e se vi capita di ritardare di qualche mese non preoccupatevi, l’assicurazione pagherà comunque.

    Il rischio assicurazione.
    Già, l’assicurazione. In pochi lo sanno, ma causare un danno con un’autovettura sprovvista della certificazione di assicurazione o con certificato scaduto, oltre alla sanzione amministrativa di 148 euro che si somma al ritiro della carta di circolazione (art. 80 del codice della strada), potrebbe rovinare intere famiglie.
    Esagerati? No. Per legge, l’assicurazione Rca è tenuta a coprire i danni causati alla controparte lesa, ma poi può rivalersi sul cliente sprovvisto di regolare documento di revisione chiedendo il rimborso della cifra versata. È un po’ come se si causa un incidente guidando in stato di ebbrezza, oppure sotto l’effetto di stupefacenti.
    Se invece siete voi, quelli danneggiati, allora non preoccupatevi: l’assicurazione della controparte è tenuta in ogni caso a rimborsarvi, anche se la multa della Stradale non ve la toglie nessuno.
    Forse sarà meglio tenere sempre in tasca quella famigerata ora x. Sperando che, nel tragitto da casa, all’officina autorizzata, non vi succeda di tamponare qualcuno. Tranquilli, in quel caso basta dimostrare che vi stavate dirigendo a revisionare l’auto. O almeno così dicono.

    NEL 2007, 80 MULTE PER MANCATA REVISIONE
    “L’omessa revisione implica la sanzione amministrativa da un minimo di euro 143,00 ad un massimo di euro 573,00, nonché il ritiro della carta di circolazione che comporta il divieto di circolare eccetto che, logicamente, per recarsi alla revisione. Se la violazione è rilevata in autostrada, si procede al fermo amministrativo del veicolo (art. 214)”. Così recita l’articolo 80 del codice della strada. Resta inteso che la multa si riferisce ad una mancata revisione: se, ad esempio, i controlli saltati sono due, si applicherà il doppio. Nella provincia di Rimini, sono state circa 80 le multe effettuate dalla Stradale nel 2007, circa la metà dei verbali redatti nel 2006. Il motivo principale del miglioramento deriva dalla possibilità di effettuare la revisione presso i centri autorizzati, e non solo presso la Motorizzazione civile.
    “Così è più semplice perché gli appuntamenti sono più facili da trovare – conferma Pierluigi Germani, comandante della Polstrada di Novafeltria – anche se c’è ancora qualcuno che si dimentica”.
    Il ritiro della carta di circolazione comporta sostanzialmente l’impossibilità di utilizzare il mezzo fino a nuova revisione: il trasgressore dovrà portare il veicolo presso gli uffici della Motorizzazione per farla revisionare. Il tutto, giorno più giorno meno, costringerà a tenere fermo il mezzo per almeno una settimana. Sempre che non ci si faccia pizzicare in autostrada.
    “In quel caso c’è il fermo esecutivo della vettura, che viene portata presso l’officina abilitata più vicina al luogo del fermo”.
    Stupisce che in provincia, nel 2007 e nel 2008 la Stradale abbia fermato addirittura 4 pullman con revisione scaduta: tutti e 4 erano adibiti a gita scolastica, e gli studenti saranno dovuti rientrare a casa in treno.
    Non solo revisione, ma anche falsificazione. O meglio, modifica. Capita spesso, di incontrare moto truccate. “Nel 2007 abbiamo fermato circa una trentina di moto non regolari. In questo caso il meccanismo è simile a quello della mancata revisione: multa di 370 euro, ritiro del libretto e riconsegna dello stesso dopo regolare revisione”.

    Matteo Peppucci