Ha ottantasette anni; in una mano tiene una tunica bianca, nell’altra un ditale dei primi anni ’30. Don Bruno Donati, sacerdote della Casa del Clero, ha impiegato meno di una settimana per realizzare le tuniche per quattro bimbi Rom del Centro Educativo Caritas. Battezzati il giorno di Pentecoste, Veronica, Giorgia, Roberta e Jackson, nello stesso giorno hanno ricevuto la prima comunione.
“Ho avuto un gran piacere, quando Suzana (coordinatrice del C.E.C. e operatrice della Casa del Clero) mi ha chiesto questo favore perché ho sempre fatto assistenza ai bambini poveri. Ho visto i bimbi Rom, ho preso le misure per le tuniche. Erano contenti. Anche io sono contento di fare questo lavoro per loro”. Dall’età di 10 a quella di 21 anni don Bruno ha fatto il sarto; un lavoro che gli piaceva, ma che ha abbandonato per la vocazione. Non ha lasciato però la sua macchina da cucire che l’ha accompagnato nei suoi spostamenti, dalla parrocchia al servizio in Ospedale. Lui ha pensato:“La porto con me, un giorno sarà utile se gli altri avranno bisogno”. Così è arrivata alla Casa del Clero. Delle tuniche don Bruno ha fatto tutto: dal modello alla scelta della stoffa fino alle prove delle misure e alle cuciture, aiutato da un’assistente. La festa ha coinvolto tante persone, ognuno ha fatto la sua parte.
“Quando ero in Chiesa ho sentito una persona che diceva: ‘Oh, ma je zenghni’ (oh ma sono zingari) quasi con disprezzo, ma quando i bimbi sono passati con le tuniche bianche, la stessa persona li ha accarezzati. Anche io mi sono resa conto che, anche se sono zingari, questi bimbi sono come tutti gli altri”, dice Fiorella, cuoca della Casa del Clero che ha partecipato alla funzione con altre operatrici. La Messa, celebrata da don Renzo Gradara nel Santuario della Madonna della Scala, ha visto una chiesa piena di persone; tra queste i genitori e le insegnanti dei bambini, le ragazze volontarie e i loro genitori, i giovani del Servizio Civile e gli scout, i seminaristi, le Figlie della Carità, e Pietro Borghini, presidente della Cooperativa ‘Madonna della Carità’. Il gruppo parrocchiale di Castelvecchio, per l’occasione, ha scritto e musicato una canzone. La festa si è conclusa con la cena comunitaria in Caritas, alla quale le mamme Rom hanno partecipato con la preparazione del pane fatto in casa. Grande regalo è stato per tutti, in particolare per i bambini, la presenza di mons. Mariano De Nicolò che, insieme a don Renzo, ha seguito i fratelli di Veronica, Jackson, Giorgia e Roberta, nel loro cammino cristiano. Battezzati in Duomo la notte di Pasqua del 2004, il giorno di Pentecoste sono stati, insieme agli adulti volontari del C.E.C., padrini e madrine dei quattro nuovi battezzati.
Letizia Rossi