Quando arriva inaspettata, in modo subdolo, in circostanze che fatichi a capire è ancora più straziante. Soprattutto quando ti viene a mancare la cosa più cara che hai: un figlio. Ma Marino e Tosca Forcellini sono stati capaci di trasformare questo momento di dolore profondo in un canto alla vita creando in ricordo del loro Angelo, un vero e proprio villaggio per aiutare i bimbi dello Zambia. Si chiama “Malaika Village” e sorge su una superficie di undici ettari lungo una strada di comunicazione tra Luanshya e Mponwe.
“Tutto è nato – spiegano dall’associazione San Marino for the children – dalla consapevolezza che circa 600 milioni di bambini nel mondo vivono in condizioni di assoluta povertà; che circa 250 milioni di bambini lavorano in condizioni di sfruttamento, di pericolo e di mancanza di ogni diritto e che ogni anno 12 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni, muoiono a causa di malattie facilmente curabili. Ecco, la nostra associazione è mossa dalla volontà precisa di non restare inoperosi di fronte a queste ingiuste situazioni, individuando alcuni progetti ben precisi tra cui quello di un sostegno al Villaggio Angelo, il villaggio nato nel novembre del 1999 dalla collaborazione tra la famiglia Forcellini e il gruppo di solidarietà Noi per Zambia”
Inizialmente fu realizzato un nucleo centrale di abitazioni di circa venti case, successivamente fu costruito un centro nutrizionale e un poliambulatorio. Seguirono la costruzione di una scuola primaria, composta da 11 aule, nelle quali circa 850 bambini frequentano gratuitamente le scuole dell’obbligo, dalla prima classe alla settima classe, equivalenti alle nostre elementari e medie.
“Ai bambini viene fornito gratuitamente materiale didattico, insegnamento e pasti, realizzati nella mensa composta da cucina con celle frigorifere e servizi. La struttura scolastica è stata successivamente completata con quindici bungalows per gli insegnanti. La struttura sta funzionando ma servono sempre contributi proprio per questo è importante che ognuno si metta una mano sul cuore e doni anche poco, ma con la consapevolezza che quel poco può essere tanto per questi bimbi”.
Con una piccola offerta si può sostenere l’erogazione quotidiana del pasto agli studenti della scuola; oppure si può inviare materiale didattico necessario per un adeguato programma di insegnamento; o ancora aiutare l’associazione a realizzare una biblioteca per favorire l’istruzione a tutti i livelli mettendo a disposizione tutte le fonti primarie di conoscenza.
“Questo programma di interventi viene stabilito in collaborazione con il gruppo missionario Noi per Zambia con il quale stiamo cercando di realizzare una scuola professionale superiore dove trasmettere capacità tecnico/artigianali ai giovani frequentatori, e cercare di dare loro una speranza di sostentamento per il futuro”
E i modi per aiutare l’associazione sono davvero tanti: si può diventare suoi amici versando 50 euro oppure si può adottare per fino un suo progetto.
Francesco Barone