Tre gol subiti in quattro minuti. E contro l’ultima della classe (ora divenuta penultima). L’harakiri del Rimini, messo in opera sul proprio terreno di gioco, lascia esterrefatti. Incomprensibile per chi ha seguito l’incontro sino al 36’ della ripresa, sul 3-1 per i padroni di casa (reti dell’ex Trotta, quindi Ricchiuti, Vantaggiato e ancora Ricchiuti), contro un Ravenna fragile e incapace di rendersi pericoloso, nonostante l’uomo in più garantito dal generoso direttore di gara, Nicola Stefanini. Poi l’incubo si fa realtà. E quando scocca l’85’ la frittata è già cotta e mangiata: 3-4!
Il calcio, a volte, è un gioco strano e forse è proprio questo il suo bello. Non è mai scritto che siano i più forti a vincere. Contano le motivazioni, la concentrazione, unite ad una buona organizzazione di gioco. Ai cugini giallorossi sono bastate le prime per fare propria l’intera posta in palio.
Il resto è inspiegabile, con i biancorossi, che sembravano destinati a far un sol boccone dei propri avversari, per poi evaporare al tiepido sole primaverile. Ricadendo nelle solite disattenzioni, che hanno oramai costellato l’intera stagione dei riminesi.
Ad onor del vero, occorre evidenziare che anche il signor Stefanini ci ha messo del suo nel finale di questo derby: concedendo, prima, una punizione inesistente, sui cui sviluppi è arrivato il pari (3-3), quindi convalidando lo sfortunato autogol di Vitello, nonostante che la palla crossata da Aloe avesse oltrepassato la linea di fondo, ed infine non concedendo l’evidente fallo di mano in area di Toledo, su capocciata di Peccarisi.
Ma, onestamente, certe scusanti appaiono deboli difronte all’ulteriore occasione mancata. Già, perché il Pisa (+ 10) è da ben 6 turni che non riesce a vincere (5 pareggi e 1 sconfitta), ma nel frattempo gli uomini di Acori si sono dovuti arrendere in 3 occasioni (Lecce, Piacenza e Ravenna), ottenendo 2 soli successi (Spezia e Cesena) e 1 pari (Mantova). E sabato i pisani incontrano la capolista Chievo…
Il Rimini, invece, va a far visita ad un Vicenza poco tranquillo (sestultimo) e con l’esigenza di ottenere i punti-tranquillità, dopo aver gettato al vento, in pieno recupero, la trasferta di Piacenza (1-1). La squadra allenata da Gregucci, viene da un buon periodo di forma ed è imbattuta da 7 giornate (2 vittorie e 5 pareggi). Nonostante l’acquisto di bomber Zampagna (5 reti) sul mercato di gennaio e la presenza dell’inossidabile Schwoch (4), l’attacco veneto risulta essere poco prolifico: 36 i gol in altrettante partite. Fra le mura amiche i vicentini hanno ottenuto appena 3 successi (8 pari e 7 sconfitte), uno in più in trasferta.
Roberto Baietti