Basta.Ai monumenti imbrattati, alla gente che bivacca nei parchi, ai ragazzini insolenti che scambiano piazza Cavour per un campo da calcio. Basta. Il sindaco di Rimini ha detto stop. Lo ha fatto con un’ordinanza ad hoc che in 14 punti chiede più rispetto per la città. Si va dal divieto di immergersi nelle fontane pubbliche, di arrampicarsi sui monumenti, al portare cani a spasso senza guinzaglio, allo sdraiarsi per terra, ai giochi in strada, ai graffiti, al dare da mangiare ai colombi. Le sanzioni previste variano a seconda del tipo di infrazione, fino a un massimo di 600 euro. Punto per punto, eccola qui l’ordinanza. È vietato: uno, compiere presso fontane pubbliche o su suolo pubblico o privato soggetto a pubblico passaggio, operazioni di pulizia e lavaggio di qualunque cosa (la multa va da 25 a 150 euro); due immergersi nelle fontane pubbliche (da 25 a 150 euro); tre arrampicarsi su monumenti, pali, arredi, alberi, segnaletica ed altri beni pubblici (da 50 a 300 euro); quattro praticare giochi sulle strade, piazze, sui marciapiedi pubblici e nei portici (da 50 a 300 euro); cinque; sdraiarsi, dormire su strade, piazze, marciapiedi e sedersi sui gradini degli uffici pubblici, qualora arrechi ostacolo al pubblico passaggio, sdraiarsi ovvero dormire sulle panchine pubbliche (da 100 a 600 euro); sei adibire a dimora temporanea aree pubbliche o private di pubblico passaggio, veicoli in sosta su aree pubbliche o private di pubblico passaggio (da 50 a 300 euro); sette introdursi, anche momentaneamente, negli edifici pubblici, per mangiare, bere, giocare o dormire (da 50 a 300 euro); otto imbrattare con disegni o scritte, immobili pubblici e privati al di fuori di spazi autorizzati (da 100 a 600 euro); nove il bivacco nei parchi, giardini pubblici, aiuole e in ogni altro luogo pubblico (da 100 a 600 euro); dieci passare sui margini erbosi dei viali, entrare nelle aiuole, boschetti o recinti (da 25 a 150 euro); undici circolare o sostare con tutti i veicoli a motore nei parchi e giardini pubblici o aiuole (da 100 a 600 euro); dodici somministrare alimenti di qualunque tipo ai piccioni (da 25 a 150 euro); tredici condurre cani in aree, strade pubbliche o aperte al pubblico se non condotti al guinzaglio (da 25 a 150 euro); quattordici abbandonare la cacca degli animali su suolo pubblico o aperto al pubblico (da 25 a 150 euro). Insomma, i divieti ci sono, vediamo se saranno fatti rispettare.
Francesco Barone