Pazienza. Ricetta unica del lavoro Carlo Tessarini da Rimini. Violinista, compositore, editore nell’Europa del Settecento(Lucca, LIM, 2008). Un libro che scrive tra le sue pagine, non solo la storia di un importante musicista e compositore riminese del settecento, ma anche un progetto. Un grande progetto di ricerca che ha portato i tre autori Paola Besutti, Roberto Giuliani e Gianandrea Polazzi (docenti universitari e di conservatorio), ad una paziente e minuziosa ricerca di opere, documenti e stralci dell’arte di Tessarini da Rimini. Mecenate del lavoro la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, che come poche volte accade in Italia, invece di finanziare un libro ha pensato bene di finanziare una ricerca scientifica pluriennale, sotto il patrocinio della Società Italiana di Musicologia.
“Il lavoro è cominciato nel 1995.– commenta Luciano Chicchi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini – Un lavoro che nasconde la sua importanza non solo nella pubblicazione del libro, ma nel lavoro di ricerca dell’intera operazione, della quale non nascondo la difficoltà. Ma ricordare l’opera e la musica di questo artista, è un altro modo per accendere le luci su questa città e la sua arte, proprio adesso che dopo 15 anni il mio mandato si avvia alla conclusione”.
Difficile e complesso, quindi il lavoro, che ha portato i ricercatori a viaggiare in tutto il mondo alla ricerca delle tracce del riminese, che alla fine sono state individuate in ben 77 biblioteche, disseminate in 13 nazioni europee, dall’Italia alla Scandinavia, dalla Gran Bretagna alla Russia, oltre che negli Stati Uniti e in Canada.
Il volume che ne viene fuori regala al pubblico un corpus di 235 composizioni (sonate, arie strumentali, duetti, sonate a tre, concerti, sinfonie, ouvertures, introduzioni, brani didattici), avendo recuperato allo stato attuale tutte le fonti utili alla sistematica riscoperta del maestro riminese, dal punto di vista sia bibliografico (partiture a stampa e manoscritte), sia biografico (compresa la documentazione iconografica). Un testo che farà da punto di riferimento ai futuri lavori non solo sul Tessarini, ma sulla musica dell’intero periodo in generale.
Una ricerca
un catalogo tematico
Carlo Tessarini da Rimini. Violinista, compositore, editore nell’Europa del Settecento contiene la descrizione sistematica di tutte le fonti musicali e teoriche attribuite sino a questo momento a Carlo Tessarini da Rimini. Si tratta, come accennato in precedenza, di 235 composizioni, tutte strumentali (sonate, arie strumentali, duetti, sonate a tre, concerti, sinfonie, ouvertures, introduzioni, brani didattici), al quale si aggiunge il celebre manuale di violino Gramatica di musica già edito, rielaborato e tradotto in francese e in inglese. Il catalogo contiene anche le notizie relative a raccolte e composizioni documentabili, ma oggi irreperibili.
“Ci piace pensare e ne siamo sicuri – commenta Licia Sirch, Responsabile delle Collane di testi musicologici della SIdM – che la pubblicazione di questo lavoro favorisca il ritrovamento delle opere al momento disperse, e l’identificazione di eventuali nuove fonti, legate al compositore riminese”.
L’ordinamento del catalogo è stato determinato dalla complessa storia editoriale del repertorio tessariniano, contraddistinto da diverse serie di numeri d’opera, attribuiti sia dall’autore sia dagli editori, nonché circolante, almeno in venticinque casi, in forma unicamente manoscritta. Molti i dubbi incontrati in fase di catalogazione, tanti da scrivere un capitolo apposta Catalogazione e dubbi attributivi, nel quale vengono anche discusse le numerose perplessità che hanno gravato su un notevole gruppo di composizioni sino a determinarne talvolta l’esclusione dal catalogo.
I criteri catalografici si ispirano a quelli tradizionalmente adottati per i compositori importanti, ai quali si associa una produzione corposa, quali Mozart, Haydn e Vivaldi. In questi casi, infatti, si pone al primo piano la necessità di censire e riordinare con chiarezza tutte le informazioni e fonti collegabili a ogni singola raccolta. “Sono state inoltre tenute presenti – termina la Sirch – le norme applicate dalla collana di cataloghi tematici pubblicata dalla Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia, dal Répertoire International des Sources Musicale (RISM), dall’Associazione veneta per la ricerca delle fonti musicali e dall’Istituto centrale per il catalogo unico (ICCU)”.
Angela De Rubeis