La comunità parrocchiale di Coriano ha ricevuto dall’India, dal Vicario generale della diocesi di Imphal, dove viveva e lavorava padre Pietro Bianchi, una bella testimonianza sull’affetto e la stima di quelle popolazioni nei riguardo del concittadino corianese. È doveroso farla conoscere e condividerla con tutti coloro che anche qui in Italia l’hanno stimato e apprezzato.
Imphal, 1 aprile 2008
Carissimo don Egidio,
oggi don Guglielmo parte per l’Italia. Colgo questa occasione per salutarti, in questo particolare momento in cui noi sentiamo la mancanza di p. Pietro, che ci ha lasciato… troppo presto.
P. Pietro Bianchi è morto l’8 marzo, alle ore 6. Nel pomeriggio, alle ore 16, l’arcivescovo emerito Joseph Mittathany ha presieduto la messa di requiem. Il giorno dopo, alle ore 8,30, la santa messa è stata presieduta dall’attuale arcivescovo Dominc Lumon, che è stato anche ospite da te a Coriano.
Finita la messa abbiamo iniziato un lungo viaggio con la salma di p. Pietro, partendo da Imphal (la principale città della regione di Manipur). Il viaggio è stato meraviglioso: non ho mai visto cose così. In ogni luogo ci siamo dovuti fermare perché la gente voleva salutarlo con le lacrime agli occhi e il dolore nel cuore. Lungo il percorso ci siamo fermati a Kangpokpi, a Senapati, a Karong, a Khonem, a Lairoching… È stato come un rivivere la Via Crucis, dove le donne piangevano con lo sguardo rivolto a Gesù che portava la croce… Così è successo anche da noi: volevano vedere il volto di p. Bianchi.
Quattro ore dopo siamo arrivati a Maram, il grande centro dei Salesiani, iniziato da p. Bianchi, e quindi abbiamo proseguito il viaggio fermandoci a Ma khan, a Chakumai, a Tadubi, a Shajouba (la sua ultima abitazione). Qui abbiamo celebrato la santa messa la sera alle ore 18. La gente era commossa e non voleva lasciarlo ripartire. Da Imphal fino a Shajouba abbiamo fatto 110 chilometri, impiegando 8 ore.
Alle ore 19 abbiamo ripreso il viaggio verso Dimapur (altri 120 chilometri). Lì si trova la casa dell’Ispettore Salesiano. Alle ore 21 siamo arrivati a Dimapur, dove ci attendevano i seminaristi ed i sacerdoti salesiani, che hanno vegliato in preghiera tutta la notte.
Il giorno dopo abbiamo celebrato la messa nei collegio degli studenti salesiani alle ore 9, presieduta dal vescovo Jose Mukala (vescovo di Kohima). Alle ore 11 abbiamo ricominciato il viaggio verso Punanamei (a 125 km) per la funzione funebre.
La funzione a Punanamei è iniziata alle ore 15, presieduta dal nostro arcivescovo Dominic con l’omelia predicata dal vice-ispettore salesiano. Il rito funebre con la tumulazione è terminato alle ore 18.
In ogni luogo c’era tanta gente triste che piangeva. Tutti raccontavano tante cose buone su p. Bianchi. È stato veramente un grande missionario, indimenticabile.
Alla funzione finale ho parlato anch’io, a nome della famiglia e degli amici di p. Bianchi in Italia, ringraziando tutti i presenti alla funzione per aver amato tanto p. Bianchi, è ho chiesto di pregare per i suoi cari familiari, parenti e amici.
P. Pietro Bianchi non è morto; è vivo con Cristo risorto. Con affetto
Don Lino Neli
vicario generale archidiocesi di Imphal
Appena sarà disponibile in Italia il filmato del funerale di padre Pietro Bianchi sarà cura di Ètv Romagna mandarlo in onda.