Nuova vita per la foce del Conca. È ufficialmente partito il primo progetto di Gestione Integrata delle Zone Costiere (GIZC) della Provincia di Rimini. Già negli anni ’80 Cattolica aveva lanciato l’idea, con tanto di ipotesi di fattibilità, di un vero e proprio parco urbano che facesse perno sul fiume coinvolgendo le altre amministrazioni comunali bagnate dal corso d’acqua. Un seme che con il tempo è germogliato portando ad una sempre più accentuata consapevolezza del Conca come risorsa da valorizzare e sviluppare e di una crescente disponibilità alla collaborazione tra enti locali su tematiche comuni. Ora quell’idea è diventata, con tutti i distinguo del caso, un progetto pronto a partire con adeguata copertura finanziaria. Questa fase del Progetto, rientra infatti nel programma regionale di Sviluppo Sostenibile coordinato sul territorio dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Rimini. Il finanziamento complessivo è di 1 milione 800 mila euro, di cui 1 milione 200 mila arrivano dalla Regione e il resto suddiviso tra i Comuni di Cattolica e di Misano Adriatico.
Per fare cosa? Per creare percorsi pedonali, ripristinare la pista ciclabile che risaliva il fiume e realizzare passerelle di attraversamento da una sponda all’altra. Dal punto di vista naturalistico invece, è prevista: la riqualificazione delle fasce ecotonali, per continuare con riparie e finire con la creazione di aree umide di foce. Poi la creazione di verde pubblico e di elementi di architettura del paesaggio urbano. E soprattutto la sistemazione degli argini e delle strade, compreso lo spostamento più a monte del Malindi, troppo vicino alla foce e quindi poco sicuro.
Lo scorso ottobre, quando già circolava l’idea della riqualificazione, Daniele Fabbri, dirigente al settore Urbanistica del Comune di Cattolica, spiegava: “Il Genio Civile sta preparando il progetto che sarà osservato dai due Comuni e poi diventerà operativo.
Nel futuro progetto è oramai chiaro che il Malindi è ritenuto un elemento che va rimosso. Ora non posso dire i tempi, ma credo che entro un anno tutto sarà concluso. Adesso dobbiamo capire gli stralci dell’intervento e valutarne le modalità”.
Non mancheranno gli interventi a mare con una modifica delle scogliere per migliorare la visuale e anche la progettazione di un vero e proprio parco marino.
Per il momento i lavori interesseranno la parte destra del fiume, questo primo intervento durerà circa un anno.
Gabriele Pizzi