Si chiama Pum Che tradotto per esteso significa Piano Urbano della Mobilità. I suoi obiettivi primari sono ridurre i fenomeni di congestione viaria; assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico e acustico; ridurre i consumi energetici; aumentare i livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale; minimizzare l’utilizzo individuale dell’auto privata e incrementare la capacità del trasporto pubblico collettivo. Un Piano, insomma, di importanza fondamentale. Un Piano che il Consiglio comunale di Rimini ha approvato dando il via libera anche a sei nuovi progetti che dovrebbero stravolgere (entro dieci, quindici anni) la viabilità riminese. L’unica certezza, per ora, è che il Ponte di Tiberio andrà in pensione. E allora vediamole queste novità.
collegamento Coriano, Montescudo e Superstrada Si tratta di una nuova strada che da via Varisco (zona Gros) collegherà la Provinciale per Coriano, attraverserà l’autostrada e andrà ad incontrare la Provinciale per Montescudo, proseguendo verso la Superstrada all’intersezione semaforica con via Grotta Rossa (zona Toys) e anche in prossimità dell’area Ghigi, nella zona degli impianti sportivi ad uso della Rimini calcio.
Collegamento via Marecchiese, Padulli e Statale 16 .Si tratta di una nuova rete di strade che ha l’obiettivo di scaricare la Marecchiese evitando l’ingresso e l’uscita dalla città attraverso l’attuale rotatoria, per spostare il traffico in zona Paduli e in zona Valentini sulla nuova rotatoria programmata lungo la Statale 16 all’altezza di via Aldo Moro. Il collegamento si sviluppa a monte dell’autostrada e parte dalla Marecchiese all’altezza di Vergiano-Spadarolo, intersezione dove sarà prevista anche la bretella di collegamento con la nuova Statale 16. Da verificare, poi, la possibilità di sostituire il collegamento tra le vie Pradese e Montese con un nuovo tratto di strada, nonché la possibilità dell’allargamento dell’esistente sottopasso all’A14 con potenziamento anche del tratto di via Secchiano fino al tracciato dell’elettrodotto per congiungersi con un nuovo tratto di strada fino alla rotatoria all’interno dell’area di espansione prevista dal Prg.
Collegamento tra le vie Marecchiese, Tonale ed Emilia Vecchia. È il collegamento che dovrebbe mandare in pensione il Ponte di Tiberio e si sviluppa a partire dalla Marecchiese sull’argine a monte del Deviatore Ausa, per arrivare ad intercettare il fiume Marecchia in zona Ina Casa, nodo idraulico che verrà superato con un nuovo ponte per il collegamento con via Tonale. Prevedere che il tracciato della strada che attraversa il Parco della Pace venga collegato con la rotatoria sulla via Emilia (zona Scm) prevista dal Piano Regolatore Generale. Bisogna, poi, verificare la possibilità che il collegamento tra la via Marecchiese e il nuovo ponte sia realizzato sull’argine destro (lato mare) del deviatore Ausa con spostamento della pista ciclabile sull’argine opposto, e che tale nuova infrastruttura stradale preveda un secondo stralcio funzionale per collegare la Marecchiese con la via Aldo Moro.
Nuova viabilità aSanta Giustina.
In questo caso si tratta di una vera e propria circonvallazione. È prevista l’intersezione con la Statale 9 in prossimità della zona cimitero e attraverso un tragitto lungo la campagna va a intercettare via Carpinello, permettendo così di risolvere il via vai dei mezzi del nuovo depuratore. Infine si prosegue fino al confine con Santarcangelo per poi innestarsi sulla nuova strada di Gronda.
Collegamento via Tolemaide e Polo Scolastico di Viserba. Anche questo è un nuovo tratto che dovrebbe nascere tra via Foglino e via Grazia Verenin con tanto di spostamento del tracciato verso mare.
Collegamento Deviatore Marecchia zona Rivabella, via Monfalcone fino a via Roma. L’idea generale dovrebbe essere quella di ridurre la grande mole di traffico che corre su via Coletti. Dopo il ponte sul deviatore (zona Rivabella, proprio vicino alla chiesa), dovrebbe sorgere questa nuova strada che correre parallela alla ferrovia e collega il polo scolastico e gli impianti sportivi all’altezza tra via Coletti e via Sforza. Una strada che prosegue fino al porto e lo scavalca con un ponte adiacente a quello ferroviario in acciaio per arrivare fino alla parte posteriore della stazione. Ma non è tutto perché a Palazzo Garampi si sta pensando anche di realizzare un attraversamento della linea ferroviaria da via Monfalcone fino via Roma mediante una infrastruttura da destinare ad un moderno sistema di mobilità lenta per il collegamento stazione ferroviaria e Palacongressi.
Francesco Barone