LA REGINA cerca mamme, di giorno. Mamme pronte ad accudire in casa loro bambini di altre famiglie per un servizio educativo, culturale e sociale di altissimo livello. In seno alla parrocchia di S. Pio V la cooperativa Il Maestrale sta promuovendo il progetto Mamme di giorno per educatrici domiciliari professionali. “Di fatto – spiega Astorre Mancini, responsabile del progetto – vogliamo istituire in città una rete di relazioni e servizi in grado di accogliere nelle case o in luoghi adibiti appositamente, i bambini che non hanno trovato posto nei nidi o nelle istituzioni preposte. Un servizio diverso, dunque, con un massimo di 5 bambini per mamma”.
Un’ulteriore opportunità di lavoro per tante donne che magari sono anche mamme di figli piccoli e potrebbero seguire come vere operatrici educative contemporaneamente tra le mura di casa altri figli, regolarmente retribuite. In altre città italiane l’esperimento sta funzionando molto bene e chi svolge tale mansione arriva pure a stipendi di 800-900 euro. “Crediamo che ricopra un ruolo di relazione sociale anche molto importante – spiega Mancini – perché attraverso questo progetto le famiglie entrano in contatto con loro e si costruisce un clima di fiducia e di aiuto reciproco che porta davvero serenità nelle case. È a questo che noi miriamo”. Già una decina sarebbero le donne disposte a ricoprire tale ruolo. “Ma prima dovranno frequentare e superare un corso destinato a formare le nuove educatrici domiciliari – spiega Mancini – un corso che presenteremo ad un incontro pubblico lunedì 29 ottobre, al teatro Snaporaz”. È pronto a sostenere questo progetto anche il Comune di Cattolica. “Cercheremo di pubblicizzare questa iniziativa il più possibile – commenta il sindaco Pietro Pazzaglini – sostenendo anche il corso”. Appuntamento lunedì 29 allo Snaporaz, per capire davvero la portata dell’idea e la risposta del territorio.
Luca Pizzagalli