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San Gau, questo sì che è Festival alla riminese!

Giovani protagonisti con gara canora, comicità, danza, video e spettacolo: ecco il San Gau, il Festival alla riminese.
Nato tra i ragazzi di San Gaudenzo, è diventato una grande manifestazione. Sabato 15 marzo al Teatro Tiberio va in scena lka 23ª edizione di questo varietà gratuito, divertente ed educativo.

Agli esordi era una festa tra giovani e giovanissimi, intonata e divertente. Suona oggi, canta e balla domani, a forza di riuscite edizioni quella manifestazione da riminesissima e guascona versione di Sanremo è diventata un vero e proprio festival.
Quanti eventi di spettacolo in città (e su tutto il territorio diocesano) possono vantare ventitrè edizioni?
Il Festival di San Gaudenzo sabato 15 marzo, alle ore 20:30 al Teatro Tiberio di Rimini, nel Borgo San Giuliano, taglia proprio questo traguardo, diventando sempre più aperto alla città, al territorio e alle varie forme di spettacolo.
Se lo schema della serata ricalca simpaticamente quello della gara canora tradizionale, similsanremese, lo show è di fatto arricchito da sketch comici, parodie, piccoli momenti di musical, corti cinematografici, balletti e interviste video girate nel corso dell’anno e rivolte a celebrità italiane e internazionali famose del mondo della televisione, della musica e della cultura.
Con il trascorrere delle stagioni – e di pari passo alla sua evoluzione artistica – la manifestazione è stata simpaticamente ribattezzata in “SanGau Festival” ed è stata “costretta” ad emigrare: il teatro della parrocchia riminese di San Gaudenzo non era più sufficiente a contenere il pubblico che accorreva al Festival, il teatro del Seminario ha ospitato quattro edizioni, poi la scelta – azzeccatissima – del Teatro Tiberio, nel Borgo San Giuliano, “ dove già dal 2015 ci sentiamo assolutamente a casa” assicura Alessandro Ceccarini.
Lui, il “Cecca”, della manifestazione è l’ideatore insieme a Gianluigi Bardeggia e Simone Campanati. “Nato come parodia ed emulazione della tv – spiega il 44enne «Cecca» – SanGau si è evoluto in un format originale. Non ambisce a raggiungere vette di professionalità artistica, ma persegue la volontà di valorizzare i talenti e soprattutto di creare un clima di amicizia e non di competizione”.

Il varietà si regge soprattutto sull’impegno di quattro educatori della parrocchia, di età diverse, appassionati da sempre del mondo dello spettacolo: Federico Casadei, Carlo Farneti, Paolo Morganti e appunto Ceccarini. Tra i performer ci sono cantanti, ballerini, attori e comici della parrocchia, ma anche amici e amici di amici, in un ambiente che offre ogni volta uno spazio per tutti.
Eh sì, perché “San Gau” è uno spettacolo corale e avvincente in grado di regalare pure una “pennellata” educativa: il coinvolgimento di tutti coloro che lo desiderano, e la scelta di regalare a turno la prima fila a tutti i ballerini impegnati, perché tutti possano assaporare – almeno per un momento – i riflettori.

Che sia un festival divertente ma anche serio lo conferma il fatto che le giurie sono due.
La prima è quella popolare. Il pubblico in sala è chiamato a votare il cantante vincitore attraverso la compilazione di schede voto.
I cantanti in gara si esibiscono dal vivo, chi da solo, chi in coppia, o chi in una band. Il cantante vincitore sarà premiato dal parroco di San Gaudenzo, don Aldo Amati, anche quest’anno tra i protagonisti di esilaranti gag. La giuria di qualità, quest’anno presieduta dal conduttore che ha presentato più Festival di San Gaudenzo, cioè Emiliano Procucci, assegnerà il premio della critica.
Alla conduzione ci sono i confermatissimi presentatori della scorsa edizione: Paola Cerchione, Andrea Paoletti, Giulia Paolizzi e Giovanni Spinaci (nella foto), quattro animatori giovani della parrocchia, che fanno teatro e danza da tanti anni, sia all’interno del Festival, sia in altre manifestazioni parrocchiali e non.
Promettono una serata effervescente e sorprendente.
In cabina di regia ci sarà come sempre il tecnico e fonico Maurizio Morganti e da questa edizione anche Tommaso Farneti.
Cos’altro porterà sul palco quest’anno San Gau? Come in tutti i Festival che si rispettino, gli ideatori non spoilerano tanto. Però ci fanno balenare cosa potrebbe succedere ripensando alle edizioni precedenti in cui il pubblico ha riso e applaudito con parodie dal vivo come quella de I Promessi Sposi, Sister Act, Titanic o si è divertito con film come Romeo e Giulietta, Sangau Team, The Canterville Ghost, e ha assistito alle Sangauinterviste con personaggi del calibro di Albano Carrisi, Simona Ventura e

. Non mancherà il consueto medley di danza moderna, hip hop e zumba.

L’elemento distintivo dello spettacolo è la gratuità, e gli organizzatori non finiscono di sottolinearlo. “
Tra tutti coloro che operano e lavorano a questo spettacolo, dai partecipanti alle giurie, fino ai tecnici, nessuno percepisce compensi, tutto è realizzato gratuitamente”.
Tutto gratuito, valorizzando tutte le persone coinvolte. Insomma, un trionfo di allegria e spettacolo, musica e amicizia. Che San Gau sia.
Tommaso Cevoli