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“Alex? Ne vorremmo tanti in gamba come lui”

#SIPUÒFARE! Inserimenti lavorativi (5) Intervista a Susi Vernocchi di McDonald’s: “Ci aiuta a stare con i piedi per terra”

Alex è per noi un riferimento importante: con la sua sensibilità ci aiuta a comprendere l’umore del team”.

Susi Vernocchi è nel management di McDonad’s nella provincia di Rimini. Ci racconta come è nata l’idea di collaborare con la cooperativa Cuore 21 che supporta sul territorio persone con sindrome di Down. “ Ci abbiamo pensato dopo il covid. Siamo stati una delle prime attività commerciali a riaprire, grazie al McDrive. Abbiamo notato che tra i ragazzi del team lo stress e la tensione del periodo erano palpabili. Così il franchisee, Emanuele Tumini, si è confrontato con altre realtà del territorio, contente di questa esperienza. Da qui è nata l’idea di inserire una persona che potesse aiutarci a tornare con i piedi per terra. Qualcuno che ci facesse riflettere sull’importanza di concentrarci sui problemi reali e non farci opprimere da ciò che stavamo vivendo, trasfor-mando così un periodo difficile in una possibilità di accoglienza. Cercavamo una figura capace di aiutarci a sviluppare un pensiero diverso”.

Così nel 2020 hanno contattato Cuore21, per capire se noi potessimo aiutare loro e loro noi”, ricorda Susi. Abbiamo conosciuto vari ragazzi, quattro in particolare. Due oggi lavorano con noi. Uno è Alex”. Alex Tonti ha 23 anni, è di San Giovanni in Marignano ed è in servizio dal 2022 al ristorante di Cattolica (in foto con il team di lavoro e con il direttore del ristorante Isaac Di Massimo).

Qual è stata la proposta? “L’idea era sicuramente quella di evitare un inserimento passivo: Alex ha dei compiti precisi che svolge con impegno e buoni risultati. Sono mansioni funzionali al lavoro e che, inoltre, lo aiutano nel suo sviluppo personale”.

Tutto qui? “Anche noi abbiamo avuto da imparare. Innanzitutto, abbiamo dovuto capire come relazionarci con lui e poi capire anche quali fossero i tipi di lavoro adatti a lui. Dopo il ciclo di formazione, di alcuni mesi, con lezioni online e prove sul campo in cui si impara a fare tutto, abbiamo visto che è molto portato per il contatto con il cliente, quindi adesso Alex fa accoglienza e servizio ai tavoli”.

Che tipo di contratto ha? Un tirocinio? “No, è assunto con un contratto di apprendistato. L’intenzione è di assumerlo a tempo indeterminato. La scelta di non attivare tirocini deriva anche dall’esigenza di non creare disparità. A parità di lavoro si ha diritto anche a pari trattamento economico”.

Com’è Alex? “Solare, attento, empatico, sincero”.

Cosa è cambiato da quando Alex è con voi? “Lui è il nostro collante, soprattutto nei momenti di maggiore tensione, come nei servizi più importanti, come quello del sabato. In questi casi ci sono mille motivi da cui possono generarsi tensioni tra colleghi. Prima di chiunque altri, è lui a mantenere la calma, ti passa accanto, ti sorride, ti fa quella battuta che riporta ogni questione al giusto posto. Ed è lui ad accorgersi che è arrivato il momento di agire in tal senso”.

Un esempio? “La sera c’è tanta gente e lui sorride calorosamente a tutti, contagiandoci, clienti e collaboratori, con la sua gioia”.

Nel suo lavoro Alex è bravo? “Bravissimo, ed è anche autonomo. Quando c’è un tavolo da sistemare, se ne accorge da solo e si mette all’opera. Non ha bisogno che qualcuno glielo chieda. Poi, come ognuno di noi, ha i suoi giorni sì e i suoi giorni no. Ma lo capisci subito perché ti si avvicina e ti chiede di fare due chiacchiere. Il suo modo di fare mette tranquillità anche tra i clienti”.

Com’è quindi lavorare con Alex? “Ne vorremmo tanti in gamba come lui. Lavorare con Alex è davvero una bella esperienza”.

Susi non è la sola a pensarla così. “È una bellissima esperienza anche per noi, soprattutto molto positiva per mio figlio”, sottolinea la mamma di Alex, Emanuela Tonti. “Si è sentito molto valorizzato. Sono stati capaci di aiutarlo a tirare fuori tutto quello che può fare, dal servizio ai tavoli ai caffè e cappuccini, fino al McDrive. Per lui è un’occasione per imparare cose nuove. È migliorato molto anche nel modo di affrontare la vita. Quando a volte viene ripreso, per esempio, lui prima si dispiaceva molto, adesso ne parla con tranquillità: sta crescendo”.

E Alex? A te piace questo lavoro? “Mi piace tanto. Mi trovo bene con i colleghi. Credo che questa sia una buona strada per me”, risponde deciso. Cosa ti piace di più? “Lavorare in sala”.

Tra l’altro lo scorso anno Alex ha ricevuto anche un riconoscimento molto importante. “Sì, lo abbiamo premiato come ‘Crew dell’anno’ della nostra azienda. La motivazione? Ogni anno proponiamo ai nostri clienti una raccolta fondi per la fondazione Ronald McDonald, la Mc Happy Days. Lui raccoglie sempre più di tutti e ha il modo giusto per proporre l’iniziativa ad ognuno. E’ simpatico, mai fuori luogo, sempre con la divisa in ordine”, risponde Susi.

Siete orientati a proseguire nella strada degli inserimenti lavorativi? “Siamo assolutamente aperti ad altre esperienze simili. Per fortuna abbiamo i numeri per assumere e dare una mano a persone che lo meritano, come Alex”.