Home Editoriale Regaliamoci grandi sogni

Regaliamoci grandi sogni

Il Natale che ci stiamo preparando a celebrare non sarà come tutti gli altri. È il Natale in cui si apre l’anno Giubilare 2025. Qualche giorno fa parlando con un gruppo di ragazzi cercando di spiegare cos’è il Giubileo, mi è stato detto: “ È come un grande perdono”.

Sì, il Giubileo è un grande movimento di perdono.

Il primo è quello che Dio viene ad offrire a tutti noi nascendo, diventando uno di noi. Incarnandosi viene a vivere la nostra stessa vita, intende esserci vicino, abbracciarci, perdonarci, assicurarci che ci vuole bene.

La grande speranza è che questo perdono di Dio, – che è certo – questo suo desiderio di volerci bene si rifranga anche all’interno nei nostri rapporti: dal perdono di Dio passare a perdonarci tra noi, rimettere i nostri debiti gli uni gli altri, dimenticare ciò che ci ha diviso, ferito. Tra di noi, nelle nostre famiglie, nelle nostre amicizie, sui posti di lavoro ma anche a livello universale: un grande perdono tra i popoli.

In questo anno giubilare porto nel cuore questa speranza di una riconciliazione universale: è bello avere speranze e sogni, perché i sogni orientano la vita e le danno un senso. Può accadere che qualcuno tra noi non abbia sogni e si lasci avvolgere da una quotidianità che non guarda in avanti.

Per questo vorrei chiedere un regalo a Gesù che sta per nascere: che tutti abbiano un sogno di qualcosa di bello, nuovo e grande. Molti ragazzi fortunatamente sognano ancora ad esempio di fare famiglia, di incontrare una persona con cui condividere la vita, generare figli, amarli, crescerli, e rendere loro una vita bella. Altri sognano di servire i più poveri, impegnandosi a favore di chi è fragile, di chi vive sull’orlo dei marciapiedi, altri si rimboccano le maniche nelle mense per i poveri.

Altri ancora affrontano viaggi in parti del mondo meno fortunate.

Il sogno di un perdono e una giustizia universale è anche il mio sogno quando leggo che ancora oggi 733 milioni di persone soffrono la fame, di cui 130 milioni sono bambini; che ogni anno 300 ragazzi in Italia muoiono di overdose e tanti cadono in altre forme di dipendenza; che tante famiglie non riescono a trovare casa e sono obbligate a frequentare i dormitori.

Il grande sogno di Gesù Bambino che sta per venire alla luce, che ci ha manifestato alla vigilia della sua morte pregando nel Cenacolo insieme ad apostoli, discepoli, amici, è l’unità. Unità del genere umano, di una fraternità ampia che sa sconfiggere le tentazioni del maligno che invece vuole l’umanità divisa e separata.

Aiutiamo a sognare, a sperare insieme in qualcosa di grande preti, laici, religiosi, adulti, genitori, ragazzi e giovani. Sogni e speranze aiutano la vita, le danno entusiasmo, orientamento.

O Dio nostro Padre regalaci un sogno che sia bello per tutti, donaci il coraggio e la voglia di camminare con speranza verso di esso.

Buon Santo Natale a tutti!

Nicolò Anselmi, vescovo di Rimini