SERIE C. Sabato ospite dei biancorossi sarà il Pontedera
Intanto il doppio viaggio a Vicenza per la Coppa Italia e a Campobasso per il campionato ha confermato la versione extra lusso in trasferta
Due trasferte, due vittorie. Una, nella fredda notte di Vicenza in Coppa Italia, l’altra domenica pomeriggio sul campo del Campobasso che in casa aveva una media da quartieri alti. Due successi che dimostrano la versione extra lusso del Rimini quando ha le valigie in mano. Partiamo dalla qualificazione ai quarti di finale di Coppa che porterà i biancorossi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, a giocare sul campo del Team Altamura. È stata una gara dai due volti quella del ‘Menti’, nel primo tempo i ragazzi di Buscé hanno faticato tremendamente andando sotto per un rigore molto dubbio fischiato a Lepri per un fallo sull’ex di turno, Zamparo. Nella ripresa, però, il Rimini ha cambiato marcia anche grazie agli inserimenti di Malagrida e Longobardi che hanno portato più spinta e imprevidibilità in avanti. Ma l’1-1 è nato, come spesso accade, da un traversone di Luca Falbo non agganciato da Parigi con la palla che ha attraversato l’area trovando pronto al tuffo di testa Cinquegrano che non solo ha impattato, ma ha anche segnato la sua prima rete tra i professionisti. Il Rimini poi ha avuto un’altra occasione colossale con Bellodi che solo davanti al portiere ha schiacciato troppo la palla.
Si è andati così ai supplementari dove il neo entrato Cernigoi ha segnato un gol capolavoro lanciando i biancorossi ai quarti. Un successo importante, ma molto dispendioso e, infatti, la paura era che il Rimini potesse pagare dazio a Campobasso dove, invece, Parigi (nella foto) e compagni sono stati devastanti vincendo 2-1 e salendo al settimo posto.
E ora, sabato, alle 15, arriverà al ‘Neri’ un Pontedera che in trasferta, su otto gare giocate, ha messo insieme solo 8 punti frutto di due vittorie, altrettanti pareggi e ben quattro sconfitte. I toscani saranno un bel banco di prova per il Rimini perché verranno a giocare chiusi in difesa sperando di sfruttare qualche ripartenza, ma i romagnoli, in casa, devono invertire la rotta.