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Rimini è maglia nera nelle urne

Elezioni. Appena il 40,73% di affluenza in provincia. Pd primo partito, segue FdI Comuni che perdono il 27% degli elettori. Il centrosinistra si riprende la vittoria

Viittoria ben oltre le previsioni del centrosinistra in Emila-Romagna. Il nuovo presidente è il 39enne sindaco di Ravenna Michele De Pascale, con 16 punti circa di vantaggio sulla sua principale sfidante, Elena Ugolini. Il candidato del “Campo largo” ha raccolto il 56,8% dei voti contro il 40,1 della candidata civica sostenuta dai partiti di centrodestra. Il Partito Democratico ha incassato il 42,9% dei voti. Al secondo posto è Fratelli d’Italia con il 23,7 %. Superflop della Lega (-26,2% rispetto alle regionali 2020), insignificante il ruolo dei 5 stelle.

Ma il dato più rilevante – e che dovrà per forza finire al centro della riflessione – è quello dell’ulteriore calo di affluenza dell’elettorato.

In regione hanno votato circa 1,7 milioni di elettori, pari al 46,4% degli aventi diritto: in altre parole, meno di un elettore su due.

Questa percentuale è in calo di 21 punti percentuali rispetto al 2020, ma (e qualcuno si consola così) è più alta di 9 punti rispetto al record negativo registrato nel 2014, quando, in elezioni anticipate, votò solo il 37% degli elettori.

Il dato è ancora più impressionante se confrontato con le altre elezioni.

I votanti furono l’88,3% nel 1995; 79,7% nel 2000; 76,7% nel 2005; 68,1% nel 2010; e 67,7% nel 2020.

A rendere ancora più sconfortante il quadro è il dato riminese. La provincia di Rimini è il fanalino di coda regionale: appena il 40,73% di affluenza (rispetto al 63,54% del 2020). Quasi 11 punti in meno di Bologna.

L’unico comune della provincia di Rimini sopra il 50% è Casteldelci con il 52,45%. Nel capoluogo ha votato invece il 42,62%. A Montefiore Conca (23,68%) invece non ha votato neanche un cittadino su quattro. Il gambero è Montegridolfo: -27,45 di votanti rispetto alle precedenti elezioni. In questa triste classifica subito dopo viene Verucchio. Non sono bastati due candidati in lista per rialzare le sorti del voto: qui han disertato le urne il 26,6% degli elettori.

A bocce ferme la candidata sconfitta fa due dichiarazioni importanti. La prima: “ Resterò 5 anni in Regione. Qui inizia un percorso”. La seconda: “ A de Pascale ho chiesto collaborazione e di lavorare per riconquistare il più grande partito di questa regione, quello degli astensionisti”. Il neoeletto presidente detta i primi impegni per la Regione. Al primo posto “ ricostruzione nelle aree alluvionate e sanità, poi patto per il lavoro e per il clima”. (c.z.)