IL TEMA. Sono diversi i rischi legati ai primi anni di vita di un bambino. Come proteggerlo?
Mille giorni. Sono i primi anni di vita di un bambino, che per i genitori rappresentano sicuramente uno dei periodi più belli di questa esperienza, ma che portano con sé anche tante paure e preoccupazioni. Sono numerosi, infatti, i rischi che accompagnano questa delicata fase, che senza un’adeguata conoscenza possono avere un impatto profondo, anche letale. Pericoli che tendenzialmente si sottovalutano, perché fanno parte della quotidianità, della vita domestica, l’ambito più sicuro e protetto di tutti. Almeno in apparenza: secondo quanto riportato anche da Ausl Romagna, in Italia sono circa 600mila gli accessi registrati al Pronto Soccorso pediatrico a causa di incidenti domestici. Un’adeguata prevenzione, realizzabile quotidianamente con piccoli gesti di attenzione che tutti possono compiere, permette di rendere questi mille giorni davvero il periodo più bello della vita. Proprio per questo sia a livello nazionale sia locale le istituzioni e le autorità sanitarie diffondono periodicamente una serie di indicazioni per mettere in atto questa fondamentale prevenzione.
Nello specifico, l’Emilia-Romagna porta avanti il Programma Libero 11 (PL11) Interventi nei primi 1000 giorni di vita, che fa parte del Piano regionale della Prevenzione 2021-2025 e che comprende l’insieme delle azioni e degli interventi preventivi utili a ridurre i fattori di rischio e a rafforzare i fattori di protezione per i bambini e che, allo stesso tempo, prevede “ l’istituzione in sede regionale di tavoli tecnici e/o gruppi tecnici multidisciplinari per la definizione e la condivisione di percorsi e procedure integrate e per la realizzazione degli obiettivi strategici di programma da declinare nei contesti locali.
Parallelamente a livello aziendale sono istituiti ed operano i tavoli territoriali”.
Territorio che è impegnato con l’azienda sanitaria locale, che organizza una serie di seminari online rivolti a genitori e caregiver finalizzati proprio a fornire informazioni per fare prevenzione a livello domestico. Ce ne parla il dottor Maurizio Bigi, Direttore U.O. Tutela Salute Famiglia Donna ed Età Evolutiva di Rimini.
Quali sono i rischi maggiori che corre un bambino a livello domestico?
“I pericoli sono quelli rappresentati prevalentemente dalle cadute, le ustioni, l’ingestione o l’inalazione di un corpo estraneo”.
Il territorio è impegnato sul tema con un programma che prevede interventi specifici e l’istituzione di tavoli tecnici a livello regionale. Organizzati da Ausl Romagna corsi online per genitori e caregiver
Qual è l’impegno a Rimini sul tema?
“È possibile adottare piccoli semplici comportamenti, ma molto efficaci per la prevenzione degli incidenti domestici.
La Pediatria di Comunità di Rimini da quest’anno offre la possibilità ai genitori di seguire dei corsi online della durata di circa 45 minuti che, con un linguaggio molto semplice e numerosi contributi video, spiega ai genitori non solo come prevenire gli incidenti domestici, ma anche i rischi dello svezzamento e quelli legati a una precoce esposizione ai sistemi digitali. È possibile avere tutte le informazioni e accedere al materiale informativo collegandosi al sito web dell’Ausl della Romagna e digitando nella sezione Cerca: prevenzione dei rischi nei primi 3 anni di vita”.
Tra i rischi che spaventano di più ci sono le ustioni e l’ingerimento di corpi estranei. Cosa fare?
“Per quanto riguarda le ustioni la cosa immediata da fare è porre la parte ustionata sotto l’acqua corrente fredda per almeno 20 minuti, mentre per l’ingerimento di corpi estranei ci sono manovre specifiche di disostruzione, a cui è dedicata un’ampia sessione dei corsi”.
Grande paura è poi quella rappresentata dalla SIDS, la cosiddetta morte in culla. Cos’è e come prevenirla?
“La SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) è una morte precoce e inaspettata del neonato nella culla. Sono stati dimostrati essere efficaci i seguenti provvedimenti: posizionare il neonato nel sonno sempre supino (a pancia in su), evitare di tenere una temperatura elevata in camera e di coprire troppo il neonato durante il sonno, non esporre il neonato al fumo, non condividere lo stesso letto ma farlo dormire nella stessa stanza, allattare il neonato al seno.
Infine, fare in modo che l’ambiente dove dorme il neonato sia sicuro: materasso non troppo morbido e non occupato da oggetti piccoli o che possano soffocare/ intrappolare il neonato, come ad esempio paracolpi, cordine, piccoli giochi e pupazzi”.