50mila pagine, oltre 2000 edizioni, già disponibile online. I fatti riminesi dal 1976 ad oggi a portata di mano con un semplice click sulla app. Un omaggio a tutti gli abbonati
L’archivio storico del settimanale ilPonte, sin da subito disponibile online in consultazione gratuita per tutti gli abbonati, è questo, ma come facilmente intuibile, è anche tanto di più. È la nostra storia, quella locale ovviamente, che da Rimini abbraccia tutto il territorio dal Rubicone al Pesarese. È la vita della Diocesi e delle comunità e amministrazioni pubbliche. È la storia delle istituzioni e delle persone lungo ormai quasi 50 anni da quel Natale del 1976, quando il Ponte è nato. “ Lavorare all’archivio storico è stata una grande opportunità che è corsa su due binari”, commenta il capo redattore Paolo Guiducci. “ Il binario personale perché mi ha dato l’opportunità di riavvolgere una storia mia che è nata al Ponte dal primo ottobre del 1993 e quindi ripercorrere tante tappe che ho vissuto insieme al settimanale, i suoi protagonisti, la vita della città, della provincia, della diocesi. Nello stesso tempo, a livello invece più ampio, è stata l’opportunità di andare con la memoria a tanti accadimenti che sono successi in questi anni”, aggiunge.
Anni, precisa Guiducci, “ anche precedenti il mio lavoro da giornalista dal 1976 fino ad oggi, relativi alla vita cittadina, agli eventi sportivi, grandi appuntamenti ecclesiastici, protagonisti che si sono succeduti sulla scena amministrativa, politica, sociale, civile, religiosa. Marilena Pesaresi, don Oreste Benzi, il Vescovo Nicolò, il Vescovo Francesco che l’ha preceduto, il Vescovo Mariano ancora prima, con il quale ho vissuto l’esperienza del convegno ecclesiale di Verona”.
Ne emergono “ tante sfaccettature che a volte possono essere dimenticate o perdute tra le pieghe della storia, che questo lavoro mi ha invece permesso di riportare alla luce, sfogliando le pagine del giornale e quindi anche della mia storia, come pure guardando le immagini di repertorio preziosissime di Icaro TV, le fotografie che abbiamo recuperato da vari archivi e le testimonianze di tante persone che quegli eventi le hanno vissute in prima persona”, conclude.
Se il desiderio di digitalizzare l’archivio c’era già da tempo, il passaggio dalla teoria alla pratica ha richiesto pazienza, a partire da quella di aspettare di avere a disposizione i fondi necessari.
“ L’idea di digitalizzare l’archivio storico era un sogno del direttore, economicamente molto impegnativo, che si è trasformato in realtà quando il Dipartimento per l’informazione e l’Editoria ha messo a disposizione un bando nazionale proprio sulla digitalizzazione e modernizzazione dei nostri strumenti. Ci siamo quindi messi al lavoro prima studiando il bando, poi scrivendo il progetto da candidare.
Vinto il bando ci siamo definitivamente rimboccati le maniche e siamo riusciti a realizzarlo, con grande soddisfazione di tutti”, sottolinea la responsabile amministrativa del settimanale,
Fabiana Marcaccini. Fabiana, che lavora in pianta stabile al Ponte dal 2016, è anche un’amica di vecchia data della redazione, frequentando assiduamente da giovanissima la parrocchia di San Lorenzo a Riccione, guidata dai parroci don Piergiorgio Terenzi e don Giovanni Tonelli e che, guarda caso sono anche i fondatori del Ponte. Terenzi è stato il primo direttore responsabile, Tonelli il successore.
“ Per me, che conosco il Settimanale praticamente dalla sua nascita, si è realizzata la possibilità di ripercorrere quegli anni in cui le nostre attività di adolescenti alla parrocchia di San Lorenzo a Riccione si sono intrecciate con i vari eventi storici descritti dal giornale”. Fabiana è in pratica una dei ragazzi dell’oratorio che don Giovanni guidava come giovane sacerdote.
Nel lavoro di digitalizzazione dell’archivio storico è via via emersa la necessità di una collaborazione ampia che ha interessato tutti i settori del nostro settimanale.
Qualcuno ha dato una mano anche in mansioni insolite, come Evy Righini e Patrizia Boriani, che sono scese negli archivi per recuperare tutte le copie che pazientemente Davide Panigalli ha scansionato, supportato dalle responsabili della fotocomposizione Gigliola Bartolini e Stefania Celli, che non è più tra noi. Grazie a chi ha studiato per fornirci gli strumenti digitali necessari, Rimini Informatica. A chi ha materialmente costruito l’archivio digitale e lo ha reso fruibile, Tecnavia.
Al Ministero per aver dato corso al bando. All’équipe che ha scritto il progetto per la candidatura vincente, guidata da Sabrina Zanetti. A chi ci ha supportato per far quadrare tutti i conti, Francesco Soldati.
Grazie al nostro direttore e al suo cuore grande.
Istruzioni per l’uso
Quest’anno tutti gli abbonati del settimanale ilPonte, sia cartaceo sia digitale, hanno in omaggio l’accesso gratuito all’archivio storico.
Come si fa? Prima di tutto scaricare l’app ilPontepiù sul proprio smartphone, la trovate sia per Android sia per Apple sugli store oppure dalla home page del sito www.ilponte. com. Se preferite leggere il giornale dal computer, aprite il browser e digitate l’indirizzo: https:// ilponte-ita. newsmemory.com/. Come per l’app troverete la pagina per inserire i dati ed accedere, o fare la registrazione.
Passo successivo: cliccare su una delle ultime edizioni per arrivare sulla schermata di accesso.
Terzo: inserire le vostre credenziali, se avete già un account, altrimenti, inserite la vostra mail e poi cliccate su “ Crea account”. Ricordate, da questo momento la vostra username sarà la vostra mail.
Nella pagina successiva vi verrà chiesto di inserire anche il vostro nome e cognome e di confermare l’indirizzo mail che avete inserito.
Una volta completata questa fase vi verrà mandata una mail di conferma.
Apritela e seguite le istruzioni cliccando sul link di conferma.
Ora, se siete abbonati al cartaceo, bisogna facciate un altro piccolo sforzo: associare il vostro codice abbonato all’utente digitale appena creato.
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Buona ricerca e buona lettura!