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RIMINI: UNO SVILUPPO DIVERSO È POSSIBILE

Circa un quarto delle pratiche sono ancora inevase dopo 40 anni

Il nuovo libro di TRE, a cura di Primo Silvestri e Alberto Rossini, di prossima uscita

Il libro, pensato per festeggiare i vent’anni di pubblicazione di TRE (TuttoRomagnaEconomia), inserto economico mensile del settimanale ilPonte di Rimini, doveva uscire nella primavera 2025. Lo scioglimento anticipato del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna e la convocazione di nuove elezioni per novembre 2024 ci hanno consigliato, per offrire spunti al dibattito, e magari anche alle proposte, di anticipare di qualche mese. Il libro sistematizza, in una visione di medio-lungo periodo, le informazioni disponibili sui maggiori indicatori socio-economici e si concentra sugli assi portanti dello sviluppo locale, senza tralasciare le criticità, che TRE affronta e tratta costantemente sin dalla nascita.

Quando parliamo di sviluppo in genere pensiamo alla crescita ed a un aumento del nostro benessere, economico, sociale, culturale, ambientale, ecc… Sappiamo anche che la crescita, se non ben governata e promossa, produce anche esternalità negative (per esempio le emissioni in atmosfera di inquinanti che tanti guai ci stanno procurando, oppure disuguaglianze di vario genere). Al netto di questo è comunque nelle aspettative di tutti voler stare sempre meglio, avere un buon lavoro, pagato bene, dove siano riconosciute e valorizzate le competenze (il famoso merito), non precario, godere di buoni servizi. Ora, tutto questo non può avvenire per caso, perché richiede scelte, opportunità e risorse da spendere, che da qualche parte devono venire. Qui entra in gioco il sistema economico del territorio e la sua capacità, che poi è quella delle persone, delle imprese e delle istituzioni che agiscono, di offrire competenze, lavoro e produrre ricchezza.

Se alla fine di ogni anno la torta sarà grande, e la ripartizione delle fette non troppo disuguale, se ne avvantaggeranno tutti, imprenditori (profitti), lavoratori (salari) e stato (tasse). Se la torta è piccola va da sè che lo spicchio sarà più piccolo per tutti. Ecco, la provincia di Rimini, e non da oggi, è in quest’ultima condizione: producendo meno valore economico rispetto al resto dell’Emilia-Romagna, in particolare delle province emiliane, deve accontentarsi di salari più bassi, occasioni lavorative meno allettanti, maggiori difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro per giovani e donne, ritardi in taluni servizi. Problemi e criticità che il prossimo governo regionale dovrebbe affrontare con proposte adeguate allo scopo. Il libro offre spunti di analisi ed avanza anche talune proposte. Ad altri attori fare il resto.