Home Sport Il Rimini torna al Neri: sabato c’è la Pianese

Il Rimini torna al Neri: sabato c’è la Pianese

SERIE C. L’appuntamento è alle 15. Bianconeri a pari punti

I tifosi biancorossi piangono la scomparsa di Gastone Montesi, presidente per due stagioni e inventore, soprattutto, del torneo ‘Città di Rimini’con tante juniores di serie A

Un punto pieno di rabbia. È quello con cui il Rimini torna da Arezzo (1-1) dove i biancorossi hanno giocato l’ennesima partita piena di qualità e quantità. Una rabbia che nasce da due decisioni dell’arbitro che hanno danneggiato i romagnoli. Prima, al 9’, non ha assegnato un rigore solare per un fallo di mano dell’ex Gigli su colpo di testa di Gorelli, poi ha convalidato il vantaggio dei toscani nonostante l’azione fosse viziata da una netta spinta su Longobardi. Bravi, però, i biancorossi a non perdere la testa e a continuare a giocare palla a terra trovando il pareggio proprio con Longobardi. E peccato per due ripartenze di Ubaldi che potevano essere gestite molto meglio.

Arriva la Pianese

E adesso, sabato, alle 15, al ‘Neri’, arriva la Pianese.

Dodici punti in classifica, i bianconeri, con le valigie in mano, ne hanno vinta una, pareggiata un’altra e perse due. Arrivano dalla vittoria con il Carpi (1-0).

La scomparsa di Montesi

Intanto i tifosi e la società perdono un grande dirigente: Gastone Montesi.

Imprenditore di successo è ricordato per essere stato uno dei dirigenti più innovativi della Rimini calcio.

Arrivò in società a fine anni ’70 dalla sua Rivazzurra dove era stato il primo privato della provincia a costruire una cittadella dello sport. A Rimini ricoprì in un decennio vari ruoli, quelli di consigliere, vice-presidente e, soprattutto, presidente.

Montesi fu il numero uno del sodalizio biancorosso nelle stagioni 1985-1986 e 1986-1987. Ideatore del torneo Città di Rimini (al quale partecipavano le Juniores più importanti di serie A e Serie B), è stato un presidente e un personaggio con la ‘p’ maiuscola con un pregio indiscusso e inestimabile: faceva molto con poco. Regalò al Rimini la serie B assieme a Dino Cappelli, facendo i miracoli sotto tanti punti di vista, tutto grazie alla sua genuina passione.