Home Attualita Una cronaca stupefacente un silenzio preoccupante

Una cronaca stupefacente un silenzio preoccupante

G. DI F. sequestro droga, extasy

DROGA Arresti e sequestri aumentano, il consumo pure. Eppure…

Sette fatti di cronaca solo negli ultimi sette giorni, e tutti circoscritti a Rimini. La droga sembra non fare notizia, ma i reati che la riguardano sono sempre più frequenti e relativi a ragazzi e giovani. Mettere questo dato in diretta correlazione con il consumo di sostanze stupefacenti non è esatto. La legge di mercato però vuole che tanto smercio risponda a tanta richiesta.

I numeri – purtroppo – sembrano tutti andare in questa direzione. La Relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia del 2023 indica un aumento dei consumi sia nella fascia 18-64 anni sia nella fascia 15-19 anni. In particolare, preoccupante è l’incremento nella fascia giovanile rispetto ai dati riferiti al 2021 (aumento dei consumi dal 18,7% al 27,9%) con un’impennata rilevante soprattutto per cannabinoidi sintetici e NPS. Queste sostanze di “nuova generazione” hanno come fonte principale di acquisto il mercato del web.

Ulteriore dato è l’uso di psicofarmaci (SPM) riportato nella fascia 15-19 anni al 10,8% (nel 2021 era di 6,6%) I dati italiani che parlano di aumento del consumo delle sostenze stupefacenti, specie nelle tasche dei giovani e dei giovanissimi, trovano conferma nel Rapporto Mondiale sulla Droga 2022 dello United Nation Office of Drugs and Crime, che ha confermato il sensibilissimo aumento nella coltivazione e nel traffico di cocaina, nonché l’esponenziale crescita nella produzione e commercializzazione delle Nuove Sostanze Psicoattive, individuando nella popolazione giovanile a livello planetario il “target” privilegiato per l’offerta delle sostanze stupefacenti e riconoscendo necessarie nelle Agende dei Governi le decisioni condivise in tema di politiche di prevenzione, cura e contrasto alle

droghe illegali per la tutela della salute delle popolazioni.

Tutti i rapporti indicano, dunque, come il fenomeno dell’uso di stupefacenti sia in aumento, specie tra i giovani, i reati relativi allo spaccio sono all’ordine del giorno, eppure tutto ciò non sembra scalfire minimamente l’opinione pubblica, che tratta questi fenomeni in maniera molto accondiscendente.

Rimini, cronaca e reati di spaccio

Torniamo ai fatti di cronaca di casa nostra.

Il caso più eclatante dell’ultima settimana è quello di due giovani, un 20enne di origini romene e un 24enne italiano, entrambi residenti a Roma, ma intercettati a Viserba nei pressi di un condominio. Nell’appartamento sono così spuntati 52 chili di sostanze stupefacenti, suddivisa tra 500 panetti di hashish e numerose buste di marijuana, oltre a 80.000 euro in contanti.

Altri due giovani di 20 e 21 anni dopo aver trascorso la notte tra sabato e domenica in due discoteche, sono incappati in un controllo del personale della Questura di Rimini. Nelle loro tasche sono così spuntate dosi di vari stupefacenti, tra cui hashish, ketamina, cocaina rosa (conosciuta come droga da stupro). Un’ulteriore perquisizione domiciliare ha portato al rinvenimento di un panetto da circa mezzo chilo di hashish.

Il dottor Antonio Boschini è medico e responsabile della comunità di San Patringnano. “ Il nostro è un osservatorio speciale, a SanPa vediamo la punta dell’iceberg. Siamo come la punta di una piramide, ma questo signfica che esiste una base, larga”. 67 anni, medico infettivologo, con una esperienza pluridecennale alle spalle, Boschini prima fa notare che sempre

meno ospiti sono stati in carcere, poi non nasconde la sua preoccupazione. “ L’età media dei ragazzi ospitati a San Patrignano tra i 20-25 anni. Ma nei tre centri minori arrivano, inviati dal giudice e non per scelta personale, tanti giovanissimi, magari non ancora dipendenti, ma a forte rischio. Con ciascuno di loro è importante scavare nel vissuto per individuare la causa che ha portato alla dipendenza”. Ci tiene a sottolineare che il suo è un osservatorio “parziale”, ma Boschini non può fare a meno di notare un contesto sociale molto permissivo nei confronti perlomeno delle cosiddette “droghe leggere” e “ l’indebolimento delle agenzie educative che dobvrebbero accompagnare l’adolescente nel percorso di crescita: famiglia e scuola in primis, ma anche società sportive e parrocchie, che sono importantissime nella crescita”.

Risultato: “ Tanti adolescenti fragili. Che pensano attraverso le sostenza stupefacenti di trovare un appiglio per essere accettati, accettarsi e affrontare la vita.

E non sanno che così facendo rischiano di finire in un vortice che lascia sempre tracce e dal quale è difficile uscire”.