Tempo educativo estivo prolungato: il 93% delle famiglie dice sì.
“Mantenere le stesse insegnanti, la propria aula, il giardino e gli amici conosciuti durante l’anno scolastico”: queste le parole chiave della sperimentazione inedita progettata dal Comune di Rimini durante il mese di luglio per “permettere ai più piccoli ed alle più piccole di rinforzare le loro competenze e relazioni”.
Un “centro estivo” lontano da quelli tradizionali: stessi compagni di scuola e stessi operatori (educatori-insegnanti) di riferimento dell’anno scolastico con l’obiettivo di garantire una logica di continuità ai bambini e alle bambine.
La proposta è stata accolta da tanti: 584 le famiglie che ne hanno usufruito durante il mese di luglio (521 nei servizi a gestione diretta e 63 dell’Asp Valloni).
“La continuità educativa estiva nasce non solo per dare una risposta al numero crescente di domande per il periodo estivo – dichiara Chiara Bellini, vicesindaca con delega ai servizi educativi del Comune di Rimini – ma soprattutto per offrire un servizio pedagogico innovativo”.
Ma gli utenti sono soddisfatti?
“Data la portata del cambiamento in atto – spiega Chiara Bellini – ci eravamo presi l’impegno, come Amministrazione, di valutarne gli esiti coinvolgendo per primi proprio le famiglie che ne usufruiscono”.
Alle 584 famiglie è stato quindi sottoposto un questionario di customer satisfaction: gli esiti sono incoraggianti, restituendo “un quadro di sostanziale risposta ai bisogni”.
Difatti, quasi la totalità degli intervistati, cioè il 93%, ha valutato positivamente la possibilità di aver mantenuto lo stesso personale per garantire ai bambini una continuità educativa anche in estate. Inoltre, l’82% dichiara che il servizio nido/scuola estivo realizzato risponde ai loro bisogni.
Tra le proposte segnalate dagli utenti quella di estendere il servizio anche al mese di agosto ed aumentare i posti a disposizione.
“Sono contenta che questo approccio diverso sia stato compreso, sia passato” è soddisfatta la Bellini.
Giulia Principi