Da un anno l’ultimo sabato del mese è un invito per un momento di preghiera che va dal Tempio di Sant’Antonio in piazza Tre Martiri alle Grazie.
Il prossimo appuntamento sabato 25 maggio
Muoversi! È un ritornello che spesso e volentieri riguarda la salute del nostro corpo. Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è sentito dire: muoviti! Mettersi in movimento è vita, è benessere, è salute, è libertà. Se questo è positivo per il nostro fisico lo è, se non maggiormente, per la nostra interiorità o spiritualità che dir si voglia. Anche la nostra vita interiore ha bisogno di “movimento”, di mettersi in cammino per guadagnare nella sua “salute”. Il nostro cuore se rimane statico ad un certo punto rattrappisce, come una pianta che ha smesso di crescere.
Quando si unisce il cammino del corpo con quello spirito ecco che nasce il pellegrinaggio.
Nella cristianità il pellegrinaggio ha radici antichissime, ha sempre unito il cammino del corpo con quello dello spirito. Essere pellegrino vuol dire sentirsi straniero in questo mondo alla ricerca della vera dimora della nostra esistenza. Al cammino del corpo, nella ricerca della pace e della bellezza, si è sempre associato anche il cammino interiore, alla ricerca della luce e della pienezza.
Al cammino esteriore corrisponde un cammino interiore tra pensieri, le speranze, le delusioni, le conquiste, i fallimenti tutto orientato alla ricerca di Colui che tutto salva. Il pellegrinaggio è metafora del più grande cammino del cuore e di fede che possiamo fare.
Proprio un anno fa, in occasione degli ottocento anni dalla conferma da parte di papa Onorio III della Regola bollata dei Frati Minori, redatta da Francesco il 29 novembre 1223, il nostro Vescovo Nicolò ha pensato di inaugurare un nuovo e semplice pellegrinaggio al Santuario delle Grazie accessibile a tutti.
Il motivo profondo risiede innanzi tutto dal creare un legame che parte dal cuore della città di Rimini e giunge fino al suo Santuario attraverso l’accompagnamento della Beata Vergine Maria. Da maggio 2023 è iniziato questo momento mattutino. L’appuntamento è davanti al piccolo tempio di Sant’Antonio in Piazza tre Martiri alle ore 7.
Normalmente alla partenza, sia col caldo che col freddo, si è circa una trentina di persone che poi, lungo la strada, raddoppia se non in certi momenti triplica.
Il cammino è scandito dalla recita del rosario ed alcune meditazioni.
Da quest’anno anche persone con difficoltà motorie possono partecipare grazie ai volontari del CAI, mettendo a disposizione la joelette: una speciale carrozzina monoruota.
Si giunge al santuario verso le 8, salendo attraverso le stazioni della monumentale via crucis, per concludere insieme con la celebrazione dell’Eucaristia ed al termine di questa con una semplice colazione comunitaria nel chiostro. Ma cosa spinge la gente a partecipare? Lia ci racconta che per lei è stato prendere sul serio l’invito del Vescovo, in uno sguardo di obbedienza al pastore della diocesi, fidarsi di una proposta che fa chiesa. “ Sento crescere il mio personale rapporto con Gesù – racconta Lia – dentro la chiesa che è composta da quelle persone con le quali condivido questo avvenimento. Poi lo vivo come un “bagno” di umiltà: ogni volta vivo la tentazione o il rischio del fatto che sia un semplice “fare” ed invece vedo come Gesù sia più grande delle mie misure e fidarsi fa si che ogni volta sia un momento più bello di quanto io possa immaginare. Ho molta gratitudine per questo momento!”
A Silvia invece non sfuggono le persone che guardano sfilare il pellegrinaggio: “ Io ho iniziato per la preghiera e un po’ per curiosità poi sono rimasta
stupita dalle persone che vedendoci passare pregando e cantando si fermano o si fanno il segno della croce e questo mi è piaciuto perché comunque significa “non indifferenza “ e magari chissà per qualcuno può essere un modo diavvicinarsiallaFedese neè lontano e comunque pregare insieme camminando secondo me è sempre bello”.
Alessandra, anche lei una che ha accolto l’invito del Vescovo fin dall’inizio ci dice: “ la motivazione principale di questo pellegrinaggio è il sentirsi davvero un sol Corpo con Cristo e la Sua Chiesa. È meraviglioso vederci in cammino tutti insieme, vari gruppi e tanti carismi accumunati dalla stessa fede e dall’Amore a Maria. Un pellegrinaggio nato così per scherzo, in sordina, voluto e proposto dal nostro amato Vescovo che davvero è uno di noi, che cammina con noi, che si fa dare un passaggio per ritornare a casa da chiunque trattandolo da vecchio amico, è divenuto un appuntamento irrinunciabile di tanti fratelli!”
Sabato 25 maggio il pellegrinaggio compie un anno ininterrotto di vita. L’appuntamento sarà come sempre alle ore 7:00 del mattino davanti al tempietto di S. Antonio per incamminarsi verso il Santuario.
Una occasione per rimettere la nostra interiorità in movimento col nostro corpo.
Giuseppe Giovanelli