È trascorso un anno dall’alluvione in Romagna. A distanza di 365 giorni da quegli accadimenti, i cui amari frutti sono ancora ben visibili sul territorio, IcaroTv dedica la prima puntata della nuova stagione di “Agrinet il futuro in campo” alla storia di alcuni agricoltori romagnoli che ci raccontano la loro vicenda, dopo quei drammatici fatti.
Il programma di IcaroTv (giunto alla settima edizione) condotto dalla giornalista Francesca Magnoni (nella foto con l’agricoltore Gianluca Zoffoli) esplora l’agricoltura con uno sguardo attento alle sue eccellenze, al contesto ambientale e al settore agroalimentare, viaggiando per tutta Italia ad incontrare agricoltori innovativi che affrontano le sfide legate alle politiche agricole europee con un focus sugli aspetti ambientali ed ecologici per la salvaguardia e lo sviluppo del territorio. Un viaggio emozionante alla scoperta delle pratiche agricole del futuro e delle persone che le rendono possibili.
Il format, di 25 minuti l’uno, prevede l’alternanza tra il reportage dai campi e la divulgazione di aspetti più strettamente scientifici orientati alla sostenibilità, legati soprattutto ai 10 obiettivi chiave della Politica agricola Comunitaria.
Il programma, condotto dalla giornalista riminese Francesca Magnoni, è prodotto e ideato dal gruppo Icaro di Rimini, in collaborazione con TV2000, l’associazione di tv locali Corallo, ed è co-finanziato dalla Commissione Europea, per la parte tecnico-scientifica i partner sono l’Università IUAV di Venezia – Dipartimento di Culture del progetto – e l’Associazione Nazionale Confagricoltura.
Si parte dunque martedì 28 maggio su ICARO TV (per l’Emilia Romagna canale 18) alle 20.35 (e sabato 1 giugno su TV2000 alle 17.30) con la prima tappa dalla Romagna con la puntata “Cambiamenti climatici: l’alluvione un anno dopo”: ai microfoni i giovani faentini Alessandro Bacchilega e Martina Farolfi, che hanno subito danni a causa dell’esondazione del fiume Lamone e che per giorni non sono potuti entrare in campo per prendersi cura degli impianti di kiwi e olive; poi ci si sposta a Cesena, vicino al fiume Savio, dove un ancora emozionato Gianluca Zoffoli, oltre a mostrare i gravi danni provocati irrimediabilmente al suo raccolto di kiwi, racconta anche dei gesti di solidarietà che hanno sostenuto la sua lenta ripresa. La frutta per la Romagna è una delle produzioni più importanti dell’area e i cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova gli agricoltori, tanto da dover prendere decisioni drastiche anche per il futuro.
Nella puntata televisiva spazio anche agli esperti, il meteorologo e climatologo Pierluigi Randi e Federica Rossi, responsabile della Divisione Agricoltura di Precisione e Agroambiente della Società di ricerca Ri.Nova, che spiegano come poter fronteggiare questi eventi climatici estremi al fine di ridurne i pericolosi danni.
Ogni puntata si chiude con la rubrica LA PAC VISTA DAI BAMBINI, curata da varie emittenti regionali del circuito di tv CORALLO, che collaborano al progetto, portando nelle scuole primarie italiane i temi della sostenibilità, dialogano con i più piccoli.
Il programma andrà in onda su ICARO TV – canale 18 per Emilia-Romagna, dal 28 maggio al 30 luglio, ogni martedì ore 20:35 e in replica il mercoledì alle 13:30 e su TV2000 – canale 28, dal 1° giugno al 3 agosto, ogni sabato ore 17:30.
I temi trattati nell’edizione 2024 porteranno gli spettatori in dieci tappe da Arborea, in Sardegna, ad esplorare l’isola felice del latte, poi nella Pianura Padana tra Emila e Veneto a vedere una delle ultime cooperative di barbabietola da zucchero rimaste, nella Costa dei Gelsomini, in Calabria, a scoprire tutto sul bergamotto. E ancora in Franciacorta, famosa non solo per il vino ma anche per la zootecnia sostenibile, nella zona di Jesi, Marche, a scoprire l’agricoltura che si fa sociale, in Lucania a conoscere un agricoltore custode di antiche varietà di grano, in Val di Rabbi in Trentino e poi in Veneto nel Parco della Lessinia, dove ancora resistono antiche tradizioni di allevamento e trasformazione casearia.
Il viaggio si chiuderà tra Padova e Verona dove le api e la tecnologia vanno a braccetto per un’unione perfetta al servizio della biodiversità.
Tommaso Cevoli