L’ESODO BIANCOROSSO. L’8 aprile 1984 1.300 tifosi spinsero il Basket Rimini
Sono passati quasi quarant’anni da quell’8 aprile 1984. Una data scolpita a grandi lettere nella storia della pallacanestro riminese.
In quella domenica di inizio primavera, infatti, l’allora Marr – sponsor che ha legato a lungo il proprio marchio al Basket Rimini – andò a prendersi a Vigevano una vittoria chiave, un successo che, grazie anche alla concomitanza di alcuni risultati favorevoli, proiettò per la prima volta i biancorossi in A1. Un traguardo inimmaginabile solo qualche mese prima, quando una rivista specializzata dava piuttosto il gruppo allenato da Pasini come una delle più serie candidate alla retrocessione in B. E invece, smentendo gufi e santoni, la Marr salì al ‘piano di sopra’ per la gioia di tanti, tantissimi aficionados, tifosi che lievitavano di settimana in settimana grazie alle sorprendenti imprese di quella squadra che si divertì a ribaltare le previsioni della vigilia.
In quell’indimenticabile 8 aprile, poi, ci fu un’autentica mobilitazione di massa dei supporter per far sentire il loro calore ai propri beniamini in quella trasferta nell’Oltre Po. La società organizzò dei pullman per favorire il flusso verso la città lombarda, ma nessuno si sarebbe aspettato una risposta del genere. Sì, perché da via Dante, cioè dalla storica sede del club, quella mattina si misero in moto qualcosa come 18 pullman. Sì, diciotto. Un colpo d’occhio incredibile, quasi un migliaio di persone a bordo sotto lo sguardo incredulo di chi, digiuno di pallacanestro, passava in quei paraggi e si chiedeva dove si recasse mai quell’infinita colonna di corriere, qualcosa che riportava alla mente ‘Convoy – Trincea d’asfalto’, un film con Kriss Kristofferson e Ali McGraw uscito qualche anno prima, pellicola che parlava di una protesta di camionisti con un nugolo di ‘bestioni’ a intasare le strade.
Diciotto pullman e non solo, poiché non mancò neppure chi, per decisione tardiva o maggiore comodità, decise di raggiungere Vigevano in auto. E il conto degli aficionados al seguito finisce così per crescere ulteriormente, tanto che si parlò allora di almeno 1.200 tifosi, forse addirittura 1.300. Una migrazione mai vista prima, neppure nella primavera ‘78, quando davvero in tanti si recarono a Firenze per essere vicini alla Sarila, che si giocava la promozione in A2 dalla B.
A Vigevano l’avversaria – American Eagle lo sponsor – frequentava i quartieri meno nobili della graduatoria, però non aveva ancora staccato la spina, visto che qualche chances di salvezza poteva nutrirla. E la partita, proprio per questo, fu vera, lottata, in un trionfo di bandiere biancorosse, con la Marr che giocò di fatto in casa. Un primo tempo incerto (36-38 il parziale all’intervallo), cui fece seguito una ripresa nella quale Rimini allungò leggermente, fino a chiudere il discorso con tre possessi pieni di margine (68-74 lo score, meglio ricordare che a quei tempi il tiro da 3 non era ancora contemplato). Festa sul campo e orecchie tese poi alle radioline – Internet, chi era costui? – per ascoltare i risultati provenienti dagli altri campi, risultati che consegnarono direttamente l’A1 a Rimini con un turno d’anticipo rispetto alla fine dei giochi. Ricordiamo infine gli ‘eroi’ di quella esaltante cavalcata. Il quintetto era formato dal playmaker Maurizio Benatti, la guardia Giorgio Cecchini, l’ala piccola Giorgio Ottaviani, l’ala forte Gig Sims e il centro Ernst Wansley. In panchina Luca Ioli, Giampaolo Paci, Vinicio Mossali, Umberto Coppari e Stefano Brighi. A dirigere le operazioni, come accennato, coach Piero (Topone) Pasini da Forlimpopoli.
Alberto Crescentini