Determinazione, coraggio e risolutezza. Tre aggettivi che ben delineano l’irreprensibile forza di tre donne, figure memorabili, a cui la nostra città ha deciso di rendere omaggio inserendo i loro nomi nella toponomastica riminese: Marilena Pesaresi, Tina Lagostena Bassi e Rosa Parks. Anche se per motivi diversi tra loro, tutte e tre hanno lasciato un’impronta indelebile del loro passaggio nel cuore delle comunità in cui hanno operato.
Le nuove intitolazioni sono frutto dell’invito avanzato dall’Associazione toponomastica femminile che, in occasione dell’8 marzo, ha chiesto ha tutti i comuni italiani di dedicare luoghi e spazi della città a tre donne di rilevanza locale, nazionale e straniera. La scelta di queste tre in particolare, a Rimini, ha riscontrato un parere favorevole all’unanimità della I commissione.
A Marilena Pesaresi (1932-2018) è dedicato un parco, l’area verde tra via Quintino Quagliati, via dell’Abete e via Acquario, nella zona in cui ha trascorso alcuni momenti della sua vita. Il ‘leone che sa’, come era conosciuta in Zimbabwe dove operava come medico e missionaria, ha dedicato tutta la sua vita a curare chi non ne aveva le possibilità, tra Rimini e l’Africa, perché ha sempre creduto che “tutti hanno il diritto di essere curati”.
La rotonda tra via Flaminia Conca, via Giovanni Fantoni e via Licio Giorgeri, nelle vicinanze del Palazzo di Giustizia, porterà – non a caso – il nome di una donna che la sua intera vita l’ha dedicata alla difesa della verità e della giustizia, Tina Lagostena Bassi (avvocata 1939-2003). Divenuta celebre soprattutto per essere uno dei determinanti legali per la difesa dei diritti delle donne, una su tutte Donatella Colasanti, una delle due vittime del massacro del Circeo: il primo processo di stupro ad essere mandato in onda dalla RAI.
All’attivista Rosa Parks (1913-2005) sarà invece dedicato il giardino tra via Massimo d’Azeglio e via Circonvallazione Occidentale. Icona della difesa dei diritti civili afroamericani dopo l’arresto nel dicembre 1955 per essersi rifiutata di cedere il posto a sedere sull’autobus ad un bianco.
“Diamo così indicazione di procedere con intitolazioni che abbracciano personalità e storie molto differenti, ma tutte cariche di valore. – chiarisce l’assessore alla toponomastica Francesco Bragagni – Proposte condivise all’unanimità che rendono omaggio a tre donne che hanno fatto parlare le loro azioni, sempre guidate dai propri principi e ideali, a partire da Marilena Pesaresi, Sigismondo d’oro nel 1998, fondatrice e anima dell’ospedale di Mutoko in Zimbabwe e figura rimasta nel cuore di tanti riminesi”.
Ma non è finita qui. La I Commissione ha assegnato altre tre nuove intitolazioni. Al celebre tenore Luciano Pavarotti (1935-2007) è stata ribattezzata la rotonda tra via Secchiano, via Carmen, via Turandot e via Padulli.
Il parcheggio in via Flaminia (nei pressi di via Clotilde Tambroni) sarà dedicato a don Luigi Tiberti, proprio vicino alle scuole dove per moltissimi hanno ha insegnato Religione.
L’area verde in via della Fiera (vicino alla scuola di infanzia ‘La Coccinella’) renderà omaggio ad una pagina della storia dello sport del nostro Paese: Il Grande Torino, la squadra di calcio granata vittima di un incidente aereo avvenuto nel maggio 1949 di ritorno a casa da Lisbona, dove aveva disputato una partita amichevole con il Benfica.
“Ci sono gli omaggi a due figure della cultura e del costume italiano – continua l’assessore Bragagni – come Pavarotti e il Grande Torino, e di un uomo come don Luigi Tiberti che ha dato il suo contributo alla comunità cittadina col suo insegnamento quotidiano”.