La novità. Da giugno 2022 i bambini possono ricevere il cognome sia dal padre sia dalla madre
Il solo cognome del padre non è più un automatismo. Per i nuovi nati è possibile assegnare il doppio cognome o anche solo quello della mamma o del papà.
La rivoluzione anagrafica è il frutto di una pronuncia storica, quella della Corte costituzionale che il 27 aprile 2022 ha dichiarato illegittima l’automatica assegnazione del cognome paterno, mandando in soffitta un retaggio antico.
Il doppio cognome in Italia era relativamente raro e si riferiva a famiglie aristocratiche o meno che adottavano figli già in possesso di un proprio cognome, che quindi trasmettevano il doppio cognome ai discendenti.
Da giugno 2022 anche nel BelPaese è possibile assegnare il doppio cognome o anche solo quello della mamma o del papà ai nuovi nati.
Questa novità è stata recepita in provincia di Rimini? In quale misura?
A Rimini dopo i 23 bambini del 2022 (su 513 nati nel secondo semestre), sono 79 i bimbi nati del 2023 (su un totale di 942 nuovi nati, pari all’8.39%) che possono esibire il doppio cognome sulla carta d’identità. “Una scelta di parità nella narrativa familiare” la definisce l’assessore ai servizi civici del comune di Rimini, Francesco Bragagni.
La tendenza a Rimini, dunque, si colloca in linea con quella nazionale che, stando a un primo studio pubblicato nei mesi scorsi sulle pagine di alcuni quotidiani nazionali, si attesterebbe tra il 5 e il 18% (presi in considerazione in particolare i territori del Nord Italia).
È il primo, simbolico, bilancio dell’andamento di questa nuova possibilità di attribuzione introdotta a seguito alla decisione della Corte Costituzionale n. 131 (27 aprile 2022) e alla successiva Circolare del Ministero dell’Interno (1° giugno 2022) che ha cancellato l’automatismo del patronimico (il cognome paterno), valorizzando l’accordo tra i genitori nell’assegnazione del cognome. Dei 79 nati nel 2023, 17 sono stati registrati presso lo Stato Civile, mentre 62 presso la direzione sanitaria. All’interno di questo quadro non sono contemplati i neonati figli di cittadini stranieri, i quali potrebbero aver ricevuto il doppio cognome in base alle leggi dei loro rispettivi Paesi di origine.
Anche Riccione ha subito colto l’opportunità, e con percentuali persino maggiori del capoluogo di provincia. 8 nel secondo semestre 2022, lo scorso anno sono saliti a 15 i bambini con doppio cognome, su un totale di 151 nuovi nati. Percentuale del 9.93%.
Meno inclini alla novità sono stati i cattolichini. Nella Regina dell’Adriatico 1 solo doppio cognome (su 56 iscritti all’anagrafe) nel 2022, appena 2 su un totale di 94 nuovi nati lo scorso anno (2.13%). Anche Verucchio è in linea con queste cifre: pochissime attribuzioni dall’entrata in vigore dell’accordo tra i genitori nell’assegnazione del cognome. Nessuna nel 2022 (su 41 nati dal 1° giugno a fine 2022), appena 2 la stagione successiva su 52 nascite.
Uno scatto l’ha compiuto Misano Adriatico. Su 57 bambini nati da giugno a dicembre 2022, 4 hanno utilizzato il doppio cognome. Numero che si alza nel 2023: 6 su 87 nati.
Chi è stata pronta a cogliere la novità è Bellaria. Su 75 bambini nati da giugno a dicembre 2022, 4 sono stati iscritti all’anagrafe con il doppio cognome (5.33%), numero che si è innalzato nel 2023: 9 doppi cognomi su 111 fiocchi azzurri e rosa portando la percentuale all’8,11.
I vicini di casa clementini hanno fatto persino meglio. 73 i nuovi nati a Santarcangelo nel 2022 (34 maschi e 39 femmine) e 7 doppi cognomi Il numero assoluto aumenta ancora nel 2023: su 152 nuovi (85 maschi e 67 femmine), in 13 hanno utilizzato il doppio cognome (7 maschietti e 6 femminucce).
Come ci si comporta?
Il processo per il doppio cognome è semplice e accessibile. Basta che i genitori comunichino tale scelta all’Ufficiale di Stato Civile o all’addetto della direzione sanitaria preposto a ricevere le dichiarazioni di nascita, senza ulteriori formalità.
“Trattandosi di una novità, bisogna attendere qualche anno perché le famiglie, correttamente sensibilizzate e informate, applichino questa importante opportunità. – aggiunge l’assessore Bragagni – Un’opportunità che penso pecchi di qualche vulnus sotto il profilo legislativo: da un lato il nodo sull’ereditarietà, per evitare una moltiplicazione eccessiva di cognomi nei passaggi generazionali, e dall’altro lato la mancanza di una legge specifica per chi decide di aggiungere nella propria carta di identità il cognome materno. Su questo serve un provvedimento da parte del Parlamento per fare chiarezza sulle questioni «pratiche»”.
C’è anche chi si spinge più avanti: se in un’epoca di transizione tecnologica il tradizionale nome coesiste con le identità digitali, in futuro probabilmente l’identità digitale non avrà più bisogno di un piedistallo analogico, in quanto sarà l’unica utilizzata. “Ma il nome e i due cognomi che indicano maternità e paternità sono fondamentali, non accessori. – è opinione del filosofo riminese Piergiorgio Grassi – Indicano una appartenenza ben precisa”.
Paolo Guiducci
I nomi vincenti
Leonardo è il nome di gran lunga più diffuso tra i maschietti, mentre Sofia spopola tra le femminucce. Lo attesta l’Istat (dati 2022), e la scelta di restare pressoché fedeli alla tradizione sul versante nomi più scelti è approvata anche dai genitori riminesi.
Un esempio? Tra le 403 femmine nate nel 2023 (di queste 394 nate a Rimini e 9 nate in altri comuni: Bologna, Milano, Nizza ecc.) i nomi più scelti sono: Sofia e Ginevra (12), Aurora (11), Ludovica (9), Beatrice e Cecilia (8). Per trovare il primo nome per così dire “esotico” bisogna incontrare Chloe al settimo posto con 7 attribuzioni. Seguono Vittoria (7), Amelia, Anna, Isabel, Olivia (6).
Tra i 437 maschi nati nel 2023 (di questi 423 nati a Rimini e 14 nati in altri comuni: Bologna, RSM, Cesena ecc.); i nomi più scelti sono: Enea con 20 attribuzioni seguito da Diego (16), Edoardo (15), Tommaso (14), Filippo e Nicolò (11), Alessandro, Gabriele e Leonardo (10). 8 sono stati i Thomas, 7 i Christian, come pure Francesco, Matteo e Riccardo.
La situazione non è molto diversa nel resto della provincia. A Cattolica su 56 nati nel secondo semestre 2022, i nomi più consueti sono stati Filippo ed Emma (entrambi 2).
Nel 2023 i nati sono saliti a 94 ma i nomi restano sostanzialmente tradizionali specie tra i maschietti con Diego e Leonardo sul podio, mentre per le femmine i genitori hanno operato scelte tutte diverse.
Nel 2022 a Bellaria il nome di battesimo più utilizzato è stato Leonardo (su 75 nascite), che l’anno successivo ha lasciato il posto ad Alessandro (111 nati), ma sempre nel segno della tradizione.
Un po’ più fluida la situazione a Verucchio. Dal 1° giugno a fine 2022 su 41 nati (di cui 21 femmine) il nome proprio più usato è stato Leonardo (3) ma lo scorso anno quando le nascite sono state 52 (20 maschi, 32 femmine) i nomi più diffusi sono stati Cloe, Sofia e Tommaso (2), mentre gli altri 46 nuovi arrivati sono stati registrati tutti con nomi diversi tra loro.
A Riccione nel 2023 i nomi più assegnati per i bambini iscritti per nascita nel Comune sono Matilde e Viola (per le femmine); per i maschi: Riccardo e Edoardo.
Tra i vicini di casa di Misano Adriatico, i nomi di battesimo più utilizzati nel 2022 sono stati Ludovica, Edoardo, Enea e Leonardo, tallonati da Bianca, Emily e Nicolò (3). Non cambia molto nel 2023: Leonardo guida la classifica (6). Seguono Enea e Ginevra (4), poi Camilla (3), Edoardo e Tommaso (3).
A Santarcangelo, nel 2022 su 73 nuovi nati hanno primeggiato i nomi Lorenzo e Aurora e Federica. L’anno successivo, con 152 nascite, i più diffusi sono stati – in linea con la situazione nazionale – Edoardo per i maschi e Sofia per le femmine.
Chi poi volesse curiosare i nomi nella storia: ‘Quanti bambini si chiamano’ è un contatore dei nomi per anno di nascita.
È sufficiente inserire un nome e selezionare il sesso per conoscere la serie storica del numero di nati iscritti in anagrafe con quel nome, dal 1999 all’ultimo anno disponibile. Sono inoltre predisposte le graduatorie dei nomi più diffusi ogni anno.