Lo scorso 16 ottobre nella sede della cineteca comunale di Rimini, presentata dal Comitato promotore costituito presso l’Ambasciata delle Città del vino d’Europa (1), si è svolta un’iniziativa dal titolo intrigante: STORIA CULTURA ENOGASTRONOMIA-Colli di Rimini & Valle del Rubicone, un itinerario per ‘viaggiatori curiosi’.
L’itinerario proposto è un prodotto turistico rivolto agli amanti della conoscenza che, in ogni periodo dell’anno, prediligono percorsi tra storia, cultura ed enogastronomia.
Le analisi di questo segmento turistico mettono in luce una realtà consistente dal punto di vista economico e in forte crescita.
Tutto parte da queste analisi e dalla convinzione che la Romagna abbia grandi potenzialità che si possono esprimere mettendo in rete città della costa, definite ‘città calamita’ per la loro capacità di attrazione, con i comuni dell’entroterra, ‘località locomotiva’ in grado di accompagnare i viaggiatori lungo un itinerario che prevede la visita di siti storici e di aziende vitivinicole dotate di locali idonei alle degustazioni.
Il vino, dunque, come cicerone e ambasciatore del territorio per fare della Romagna una Wine Valley, così come in Emilia già esistono la Food Valley e la Motor Valley, aree turistiche produttive capaci ogni anno di attirare migliaia di visitatori.
Alla base di tutto, un’organizzazione turistica che mette in relazione sinergica tra loro, come nodi di uno stesso itinerario, le tante emergenze storiche e culturali disseminate nel territorio con le imprese produttive eccellenti, non solo vitivinicole perché in Romagna ci sono anche l’olio extra-vergine d’oliva e i formaggi, con gli hotel e le locande in grado di ospitare i turisti. L’iniziativa, tra l’altro, intende sostenere la candidatura di Rimini Capitale Italiana della Cultura 2026.
Il primo di questi itinerari che attraversano la Romagna parte da Cattolica e arriva a Cesena. Prevede una spina dorsale che unisce comuni che rappresentano altrettante ‘località locomotiva’ nell’entroterra: San Giovanni in Marignano, San Clemente, Coriano, Verucchio, San Leo, Santarcangelo di Romagna, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone, Longiano, Cesena. In ogni Comune viene indicata almeno un’impresa ‘protagonista’ che con i suoi vini e la sua accoglienza farà da punto di riferimento del proprio territorio. E poi alcuni percorsi enogastronomici che partendo dall’itinerario principale, raggiungono altri comuni, altre imprese produttrici ‘comprimarie’ e altri siti storici da visitare. E sulla costa le ‘città calamita’ di Cattolica, Misano Adriatico, Riccione, Rimini, Bellaria Igea Marina, Cesenatico, in grado di offrire servizi di ospitalità, ma anche altre importanti opportunità durante tutto l’anno. Lungo è l’elenco dei siti da visitare e delle imprese produttrici e dell’accoglienza che posseggono i requisiti necessari per far parte dell’itinerario.
I diversi nodi di questa rete sono previsti dal Progetto enoturistico e culturale che l’Ambasciata delle Città del Vino d’Europa intende mettere a disposizione di ‘Visit Romagna’, che si occupa della promo-commercializzazione dei prodotti turistici e degli itinerari tematici della ‘Destinazione Turistica Romagna’, l’ente pubblico strumentale costituito ai sensi dell’art. 12 della legge dell’Emilia-Romagna n. 4 del 2016 sull’ordinamento turistico regionale, di cui fanno parte le tre province romagnole di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, oltre a quella di Ferrara.
In questo ampio territorio il progetto prevede sei itinerari organizzati nello stesso modo con il quale è costruito quello dei ‘Colli di Rimini & Valle del Rubicone’.
È anche importante ricordare che il progetto relativo all’organizzazione turistica di questo primo itinerario è stato presentato a supporto della candidatura del Comune di San Clemente come ‘Città del Vino d’Europa’ per l’anno 2024. E anche se la candidatura é stata assegnata a un territorio del Monferrato in Piemonte, la Commissione giudicatrice ha valutato meritevole il progetto in quanto capace di unire nello stesso itinerario costa ed entroterra come solo in Romagna si riuscirebbe a fare con un’organizzazione che, in questo particolare segmento turistico, attualmente premia altri territori del nostro Paese.
Il progetto, per la sua realizzazione, si avvarrà della collaborazione del CAST, Centro Avanzato di Studi Turistici presso l’Università di Bologna, sede di Rimini; della LABA, Libera Accademia di Belle Arti di Rimini, con la quale è stato studiato un nuovo sistema di comunicazione che attraverso le cartoline ‘I Vini dei Sogni e dell’Amarcord’ celebra il 180° anniversario della Rimini turistica; nonché del patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio e della Camera di commercio della Romagna.
Un’ultima considerazione sul ruolo che dovrà avere il Comune di Bertinoro che, per la sua storia e le sue caratteristiche, si ritiene possa essere considerata la capitale enologica di questo distretto turistico che, attraverso una forte integrazione tra storia, cultura ed enogastronomia, si rivolge alla Romagna e ha il vino come ambasciatore del territorio.
(1) L’Ambasciata delle Città del Vino d’Europa ha sede a Rimini, nella corte di un palazzo seicentesco di via Soardi. Il Comitato Promotore del “Progetto Enoturistico e Culturale” è costituito da: Alfredo Monterumisi, titolare dell’Ambasciata, Alberto Arlotti, Pasquale Briamonte, Gaetano Callà, Pier Luigi Foschi, Attilio Gardini, Maurizio Temeroli, Giorgio Tonelli.
Maurizio Temeroli