Gli auguri di Natale del Vescovo Nicolò
Il 25 dicembre sarà il mio primo Natale vissuto a Rimini. Ogni giorno mi rendo conto di quanto il Signore mi sia vicino. Certo, non è una vicinanza fisica come quella che hanno potuto sperimentare gli apostoli, e coloro che – vissuti al tempo di Gesù – incontravano Cristo per le strade della Palestina. Ma Gesù mi è vicino. Nasce nella mia vita attraverso il suo Spirito, lo Spirito Santo che viene ad abitarmi grazie alle persone che incontro e nella realtà che continuamente mi parla di Lui.
In questi undici mesi riminesi ho sentito il Signore Gesù particolarmente vicino e di questo lo ringrazio.
Gesù vuole vivere, vuole nascere, vuole donare novità e cambiamento, vuole regalare gioia a tutti noi, la sua vicinanza e la sua presenza. I racconti evangelici ci dicono che giunti a Betlemme per Maria, Giuseppe e Gesù non c’era posto in albergo. Questa affermazione: «non c’era posto», colpisce sempre e oggi è di stretta attualità, perché alcune volte sentiamo dire che non c’è posto per vivere a Rimini, che non è possibile affittare casa né per gli italiani né per gli stranieri. È possibile trovare lavoro ma non poi non si trova un’abitazione dignitosa in provincia e nel territorio della Diocesi.
Qualche volta mi pare che non ci sia posto per Gesù nel nostro parlare e nel nostro pensare.
Spesso non si ragiona secondo logiche evangeliche di amore, e preferiamo abbracciare criteri di interesse e di concorrenza piuttosto che quelli della donazione e della fraternità.
E non c’è posto per Gesù perfino nelle nostre agende, così affollate di tante cose da fare.
Ancora oggi purtroppo incontro persone che pensano
che non ci sia posto per loro nel cuore di Dio. Persone divorziate, separate, ex carcerati, persone con diverso orientamento sessuale rispetto all’amore tra uomo e donna, persone che si sentono estranee dal cuore di Dio. Niente di più sbagliato!
Nel cuore di Dio c’è posto per tutti, e tutti sono amati da Dio! Anche nel cuore della Chiesa c’è posto per tutti, come pure nel cuore del papa, dei vescovi, dei sacerdoti, dei diaconi, dei religiosi, dei laici. Nel cuore di ogni cristiano c’è posto per tutti e ciascuno.
Auspico che nelle nostre parrocchie ci sia sempre più posto per i poveri, per chi ha bisogno, per chi attraversa un momento di difficoltà, economica, fisica o spirituale.
Ringrazio infine tutta la comunità cristiana e civile del nostro territorio per avermi accolto, per avermi donato “un posto”.
Mi auguro che in questo Natale possiamo veramente trovare posto a Gesù e al nostro prossimo perché ci sentiamo – e questa mi sembra la più bella immagine della Chiesa e della umanità – un’unica grande famiglia.
Un caro augurio di buon Natale a tutti, e pace a Israele, alla Palestina, alla Russia, all’Ucraina e al mondo intero.