di Nicolò Anselmi, Vescovo di Rimini
Domenica 3 dicembre inizia l’Avvento, tempo di preparazione al Natale che ci viene offerto ogni anno. Questo 2023 sarà particolare: ricorre l’anniversario degli 800 anni dalla creazione del primo presepe di Greccio, idea che san Francesco ha voluto realizzare in quello che secondo lui era un paesino simile a Betlemme. Molte famiglie ancora oggi preparano il presepe in casa. Sarebbe bello vivere l’Avvento 2023 sostando magari ogni giorno davanti al presepio con tutta la famiglia per una preghiera, per i nostri cari, i vicini e tutte le necessità del mondo.
Il vangelo di san Giovanni dice che Gesù è venuto nel mondo ma i suoi non l’hanno accolto; a chi l’ha accolto Gesù ha dato la possibilità di diventare figlio di Dio e di godere la gioia che è di chiunque collabora unito al Signore.
Giovanni utilizza quindi il verbo ‘accogliere’. Siamo invitati ad accogliere nel nostro cuore i problemi del mondo, di chi ci sta accanto, ma anche l’aiuto di chi vuole offrirci una mano, così come i suggerimenti e le critiche fino ad accogliere le persone, a trovare una casa per chi è in difficoltà, come lo sono tanti stranieri e tante persone alla ricerca di un alloggio anche nella nostra Diocesi.
Sono certo che lo Spirito Santo offre la strada per chi vuole accoglierlo davvero: si tratta di ascoltarlo e di seguirlo.
C’è anche un modo con cui viene Gesù nel mondo, uno stile proprio dell’Avvento, della presenza del Signore, uno stile di giustizia e di pace, silenzioso, fatto di nascondimento, senza toni forti né violenti
ma dolce e tenero. In questi mesi le violenze, le guerre e i femminicidi ci hanno profondamente turbato. Avvento e Natale dovrebbero essere invece segnati dai colori della pace, della tenerezza, della bontà e della mitezza.
Talvolta senza accorgercene anche noi ci nutriamo di cibi violenti, di film e serie tv che si accompagnano a fatti efferati, di videogiochi in cui si premia chi uccide o compie gesti di ferocia.
Talvolta anche nei giochi educativi si “imbracciano” armi e idee di battaglia, guerra e distruzione, come pure i dibattiti politici, sociali e culturali sono spesso pervasi da toni aggressivi e rabbiosi con cui si offende e ci si fa del male. Per non parlare dei siti in cui la cosa più bella del mondo – l’amore e la sessualità il cui frutto è la nascita di ciascuno di noi – è presentata con immagini truculente e che ha il solo sapore del possesso.
Questa cultura miete molte vittime, aggrediti e aggressori. In questo Avvento 2023 vogliamo pregare e salvare tutti, gli uni e gli altri. Gli unici nemici veri da combattere sono il nostro egoismo e il maligno, che da sempre persegue l’obiettivo di dividere, uccidere, creare e distruggere. Anche la vita di Gesù si è conclusa in modo violento ma l’ultima parola della storia è di amore, pace e gioia!
Attorno al presepe proviamo a costruire subito e senza indugi, questo regno di amore e di pace amandoci come Lui ci ha amato e chiedendo a Lui aiuto.
Buon santo Avvento a tutti!