Nient’altro che un Far West. È la Rete di oggi. Nonostante, infatti, si spendano tante parole (e poco altro) sull’argomento, Internet oggi rimane un posto pericoloso. E, per i giovani, anche fatale. Lo dimostra l’ennesimo caso di un ragazzo che non è riuscito a sopportare il peso del bullismo virtuale e si è tolto la vita. Estremo gesto compiuto davanti alla videocamera, durante una diretta su TikTok. È la vicenda di ‘Inquisitor Ghost’, nome d’arte con cui Vincent Plicchi, giovane poco più che 20enne, aveva costruito la propria “carriera” da influencer su TikTok raccontando le proprie passioni. Un percorso di successo, che lo aveva portato a superare la soglia dei 300mila followers e che, probabilmente per questo, ha attirato su di sé l’invidia di tanti.
Ciò che emerge da questa triste vicenda è la giungla che ancora oggi la Rete, e soprattutto i social network, rappresenta. Il modo in cui i social funzionano produce una corsa perversa alla spettacolarizzazione, all’apparenza, in cui visibilità e capacità di attrarre “seguaci” sono le nuove monete di scambio, le uniche cose che hanno valore. Tutto questo si acutizza quando viene messo nelle mani, senza alcun controllo, dei giovani, che vivono un’età in cui l’affermazione di sé in un contesto sociale è estremamente importante. E gli effetti di ciò, purtroppo, li stiamo vedendo: per molti giovani l’esistenza virtuale oggi supera quella reale, il valore di una persona è dato dal suo seguito online, da quanto si sia “famosi”. Forse è per questo che Inquisitor Ghost ha deciso di compiere quel gesto mentre era in diretta, come a voler gridare che quel dolore era reale, e quindi solo sul web poteva essere mostrato. Occorre, dunque, un cambio di rotta. Al più presto, perché già da tempo il rapporto tra giovani e strumenti del web è fuori controllo. Occorre un maggiore impegno da parte dello Stato sulla regolamentazione di queste fogne virtuali che sono diventati i social network. E diventa ancora più importante l’impegno da parte degli adulti e dei genitori, che ancora oggi, nonostante evidenze palesi, continuano a sottovalutarne gli effetti. Se continueremo a girarci dall’altra parte, Inquisitor Ghost diventerà solo una drammatica normalità.