Nell’ottobre 2016, oltre tremila donne israeliane e palestinesi hanno partecipato insieme alla marcia Women Wage Peace. Sarà la prima di una lunga serie di manifestazioni. Partite dal nord di Israele sono arrivate a Gerusalemme. All’arrivo, le parole della premio Nobel per la Pace 2011 liberiana Leymah Gbowee. Partecipa anche la cantante e attivista canadese israeliana Yael Deckelbaum, autrice della ‘Prayer of the Mothers’, nel video che vi proponiamo perché ci ha profondamente commossi e anche perché ci ricorda le parole del nostro don Andrea Turchini nell’editoriale di questo numero del Ponte.
Nel fondo Turchini condivide un suo sogno, “un grande incontro pubblico (sarebbe bello se fosse sulla grande spianata delle moschee, luogo in cui un tempo era edificato il tempio di Israele); durante questo incontro tutti i politici tacciono e parlano solamente le madri di coloro che sono stati uccisi, le sorelle di coloro che sono in carcere, le mogli delle persone ferite, i figli di coloro sono morti da entrambe le parti… e tutti ascoltano in silenzio il dolore di queste persone, indipendentemente dalla loro nazionalità o religione (se la religione c’entra qualcosa in questo conflitto). Alla fine di questo grande incontro sogno che tutte queste donne e queste persone ferite dal lutto e dal dolore, sia israeliane sia palestinesi, si abbraccino tra di loro e, insieme, si rivolgano ai loro politici perché trovino una modalità per far cessare le violenze, perché non ci siano più altre madri o altri padri, altri figli, altre mogli o altri mariti che debbano piangere la morte assurda dei propri cari”.