BASEBALL. Gilberto Zucconi è il manager del New Rimini tornato in serie A
Dopo una stagione regolare entusiasmante, con 24 vittorie e solo 3 sconfitte, i tre successi nei play-off contro Lastra a Signa hanno restituito ai biancorossi del Mediolanum New Rimini la serie A. Ne parliamo con Gilberto Zucconi, manager dei riminesi.
Gilberto, è stata una cavalcata lunga ma davvero incredibile, dal punto di vista dei risultati e la conseguente promozione, dopo solo un anno dalla retrocessione. C’è un segreto in tutto questo?
“Sicuramente è stata un’ottima stagione, anche considerando che avevamo perso ben dodici giocatori importanti e abbiamo quindi deciso di inserire dei ragazzi di talento molto giovani, ma che poi hanno risposto alla grande e hanno aiutato tantissimo la squadra nel risultato finale. Il segreto secondo me è stato ricostituire un gruppo vincente, ridando morale a ragazzi con ottime qualità, che però avevano perso fiducia e voglia di stare in campo dopo il difficile anno della retrocessione: il lavoro è stato soprattutto recuperare una mentalità vincente di squadra, in questo aiutati da uno staff tecnico di altissimo livello che ha lavorato benissimo sui dettagli, sulla crescita, sia collettiva che individuale.
Il risultato non era affatto scontato ma quando si lavora così bene se ne ottengono di vincenti”.
Quali sono le prospettive per la prossima stagione?
“Si sta lavorando a consolidare l’organizzazione per garantirsi almeno due, tre anni di permanenza in serie A a ottimi livelli, per poi puntare in alto, a giocarsi una Poule Scudetto con le migliori. Ci vuole tempo, ci vogliono tanti soldi e ci vuole pazienza, altrimenti ci si brucia in fretta e si falliscono risultati e obiettivi. La squadra c’è, così come la volontà, i soldi si stanno cercando”.
Se la società te lo chiederà, resterai ancora al timone della squadra?
“Se la società me lo chiede e avranno bisogno, sicuramente dirò di sì, anche se penso che il posto dove posso dare il meglio, non
solo per New Rimini ma per tutto il movimento del baseball, sia nella formazione dei giovani. Cioè fare quello che ho fatto in questi anni, lavorare dal basso per portare i giovani a un livello da serie A. Come quando Zangheri purtroppo è venuto a mancare e Rimini non ha più avuto la possibilità di mettere in campo una squadra di altissimo livello. Avevamo però questo gruppo di giovani, da far crescere, che in pochi anni sono ritornati in serie A: questo vorrei che fosse il mio vero lavoro, quello di formazione, anche per garantire sempre ricambi di alto spessore”.
Chiaramente questo successo passa da un settore giovanile al cui progetto occorre dare sempre più spazio ed importanza.
“Sicuramente il settore giovanile è l’elemento vincente per puntare in alto.
New Rimini è una società che vive grazie alle società in franchigia, per cui non ha un proprio settore giovanile ma opera con quelli dello Junior Rimini, di Rimini86, di Riccione e del Valmarecchia. È quindi attraverso il miglioramento delle consociate che si sviluppa positivamente il progetto New Rimini, che va da dagli under 9 fino ad arrivare alla serie A, ovviamente interagendo con tutte le società. Lavorare insieme per realizzare eventi, creare tutto il possibile per portare nuovi giovani a vedere giocare e a crescere nel baseball, nella speranza che poi, maturando, arrivino in serie A, per quel ricambio accennato prima. Questo è fondamentale per l’obiettivo, che è quello di riportare New Rimini, e quindi Rimini, a giocarsi uno Scudetto nei prossimi quattro, cinque anni”.
Riccardo Leoni