Tutti alzano gli occhi al cielo mentre Sant’Agata Feltria accoglie Sua Maestà il Tartufo Bianco Pregiato per la trentanovesima edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato, che si svolgerà domenica 1 ottobre.
La manifestazione si aprirà con l’inaugurazione ufficiale alle 11.30 in piazza Garibaldi, dove l’assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini, taglierà il tradizionale nastro, affiancato dal sindaco di Sant’Agata Feltria, Goffredo Polidori, e dal presidente della Pro Loco, Stefano Lidoni.
Tante le personalità importanti che saranno ospitate in Fiera, tra cui: il Questore di Rimini, Rosanna Lavezzaro, il Prefetto Rosa Maria Padovano e il presidente della Provincia di Rimini, Jamil Sadegholvaad. Tra gli ospiti ci saranno il Colonnello della Polizia Stradale di Novafeltria, Alfredo Migliozzi, il capitano dei Carabinieri di Novafeltria, Carmelo Carretta, e il presidente di Orogel, Bruno Piraccini, storico partner della Fiera.
Per cinque domeniche consecutive nel mese di ottobre (1, 8, 15, 22 e 29), il pittoresco borgo dell’alta Valmarecchia valorizzerà prodotti tipici, con un focus speciale sul tartufo bianco pregiato, proveniente dallo stesso territorio, una delle zone più vocate d’Italia. Questo prelibato tubero, raccolto nei boschi, sarà protagonista di piatti gastronomici di alta qualità, che conservano il gusto autentico e l’identità delle tradizioni locali.
La Fiera di Sant’Agata Feltria è stata oggetto di grande interesse, con numerose richieste di informazioni da parte di privati, agenzie di viaggio e tour operator provenienti da tutta Italia. La campagna pubblicitaria su Radio Rai, realizzata in collaborazione con Orogel, ha contribuito a creare un entusiasmo palpabile, rendendo probabile un esaurimento delle strutture ricettive della zona.
Per quanto riguarda l’uso culinario del Tartufo Bianco Pregiato, l’azienda Tofani Tartufi di Acqualagna, la quale partecipa alla Fiera da oltre 30 anni offre preziosi consigli: “Il consiglio? Utilizzate il Bianco Pregiato a breve termine, e non lasciatevi ‘traviare’: non è necessario puntare solo su pezzature importanti. A volte profuma più un tartufo di 10 gr che uno di 50 gr. dipende dal grado di maturazione, le qualità organolettiche e il gusto poi non dipendono dal peso della pallina”. E suggerisce anche come utilizzare il Bianco Pregiato in cucina: “Il piatto classico sono le tagliatelle e uova al tegamino, ma in Romagna è molto buono con cappelletto e tortellino in brodo, dove trionfa nel ripieno. E grattugiare qualche scaglia quando si apre la pentola del brodo. Ma è ottimo con le tartare di carne e persino col pesce”.
La Fiera offre una variegata gamma di eventi, tra cui gli “Artigiani al lavoro”, la “Piazzetta dei prodotti biologici naturali e delle erbe” e “WINE 2023 – cultura e piacere del vino”. Inoltre, il “Wanna Gonna Show” offrirà uno spettacolo itinerante di musica, suoni e colori per tutta la giornata. Le novità di quest’anno includono le nuove vie dedicate agli “Artigiani al lavoro. Mestieri di una volta” e tre spettacoli serali presso il Teatro Mariani, il piùantico teatro ligneo del Seicento in Italia.
Via Vittorio Emanuele II, Piazzetta Fabri e Via Severino Celli ospiteranno teglie di Montetiffi e artigiani specializzati in ferro battuto, mosaici, ritratti e sedie intrecciate, oltre a oggetti dipinti provenienti da Matera.
L’Ecomuseo del Tartufo offre un’esperienza unica per conoscere il tartufo, illustrandone il ciclo biologico, la tradizione della ricerca e l’utilizzo in cucina attraverso immagini, oggetti e interattività. L’associazione Città del Tartufo, fondata da Sant’Agata Feltria, ha persino avanzato una richiesta di riconoscimento dell’Unesco del tartufo bianco pregiato come “patrimonio immateriale dell’umanità”.
Infine, il “Capannone dei Ristoranti” sarà aperto tutte le domeniche della Fiera dalle 11:00 alle 21:00, offrendo piatti a un costo di 9,00 euro ciascuno. I quattro ristoranti coinvolti sono Villa Labor (Montecopiolo), Spiga D’Oro (Ponte S. Maria Maddalena – Novafeltria), Il Palazzo (Palazzo – Sant’Agata Feltria) e Sottobosco (Badia Tedalda).