SERIE C. Venerdì, al ‘Romeo Neri’, appuntamento alle 20.45
Da una parte le due sconfitte subìte in altrettante gare, ma anche con tante giustificazioni, dall’altra l’intervento della società che ha voluto ribadire il suo impegno per il Rimini. Nel mezzo la prossima partita con la Juventus. Partiamo dal ko con la Torres (2-1). Il risultato condanna i biancorossi che, però, devono guardare il bicchiere mezzo pieno. La squadra, partita in ritardo, con giocatori che sono andati e venuti, ha dimostrato di essere quasi pronta.
Quando sarà a regime, e non ci vuole tanto, la sensazione è che possa giocarsela con tutti.
Intanto la società sottolinea alcuni aspetti: dal ringraziamento ai tifosi per il grande supporto in termini di abbonamenti, al nuovo stadio e alla‘casa’che occorre trovare
“Siamo qui dopo la conclusione della campagna acquisti – ha detto il direttore generale Giuseppe Geria – per ringraziare tutte le persone che ci hanno dato fiducia. L’obiettivo di questa società è costruire nel tempo, cercare di strutturare una compagine che abbia una forza interna per supportare le difficoltà che si presenteranno durante le stagioni”.
Si è parlato anche di stadio “siamo a disposizione, abbiamo già fatto alcuni incontri con la ditta che ha presentato il progetto” e di un progetto Casa Rimini “che potrebbe anche non essere la Gaiofana. L’importante è che si realizzi”.
Il prossimo avversario.
Intanto, venerdì sera, alle 20.45, al ‘Romeo Neri’, tornano le strisce bianconere della Juventus. Anche se questa volta sono quelle giovanili della squadra di Brambilla. I piemontesi, come i biancorossi, sono ancora a quota zero in classifica perché dopo il ko alla prima giornata sul terreno del Pescara (3-1), nello scorso turno sono rimasti fermi perché avevano diversi giocatori con le proprie nazionali giovanili. Inutile dire che il nome Juventus riporta alla mente quel 9 settembre del 2006 quando, sempre al ‘Neri’, i bianconeri, appena retrocessi per lo scandalo Calcioscommesse, vennero fermati dal Rimini grazie a una rete di Ricchiuti (nella foto) che pareggiò il vantaggio di Paro, facendo esplodere lo stadio. (fra. ba./bep.aut.)