Per il secondo anno consecutivo Rimini ospiterà il ‘Festival della cultura sportiva’. Tre giorni, da venerdì 8 settembre a domenica 10, ricchi di incontri, mostre e testimonianze. Organizzato dall’associazione culturale ‘Sportellate’, con la collaborazione della ‘Shark Sport Events’ e con il patrocinio del Comune di Rimini, il Festival porterà in città personaggi di spicco dello sport italiano.
Il programma
Il programma si aprirà venerdì, alle 18.55, al Cinema Fulgor, che vedrà l’Associazione Italiana Calciatori parlare de ‘Le difficoltà del post carriera’, argomento di grande attualità. Dalle 20 alle 21, invece, il protagonista sarà il vicedirettore di Sky Sport Fabio Caressa, tema: ‘Sono tutte finali’. Sabato 9, sempre al Fulgor, dalle 19 alle 20, ci sarà un dibattito dal titolo ‘Lo sport come specchio dell’anima’ che vedrà sul palco Giacomo Sintini, Mirco Acquarelli, Paolo Carasso, Simone Campanati e Silvia Pedini. Poi, a calcare le tavole del cinema tanto caro a Fellini, sarà il campione olimpico Alex Schwazer che porterà la sua storia fatta di coraggio e redenzione. Il marciatore italiano dopo la conquista della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino 2008, fu squalificato per doping. Squalifica che terminerà nel 2024. Domenica, invece, alle 10.30, l’ultimo incontro intitolato ‘Colazione con l’autore: come si realizza un docufilm sportivo?’ Protagonista sarà Marco Ponti.
“Ringraziamo il Comune per il grande appoggio che ci ha dato. – sottolinea il presidente di Sportellate Lorenzo Lari – Il Festival, quest’anno, coinvolgerà tutta la città. Alla Biblioteca Gambalunga, dal 9 al 30 settembre, ci sarà infatti una mostra fotografica dal titolo ‘Time out: gioco fermo’ con immagini di Matteo Marchi, fotografo Nba, attualmente impegnato ai Mondiali di Manila, Cristiano Ragab e soprattutto con foto bellissime forniteci da Rimini Sparita. Alla cineteca, invece, sabato 9, dalle 10.30 alle 12.30, Cristiano Ragab e Marco Ponti si confronteranno sul tema ‘Inseguire i sogni inseguendo i momenti’. Al Cinema Astoria, fra le 11 e le 13 ecco, invece, ‘Il giusto processo e la particolarità dell’ordinamento sportivo’ attraverso le testimonianze del dottor Francesco Cortesi e degli avvocati Mattia Grassani e Luca Zamagni. Infine, fra le 15.30 e le 17.30, la Moab Court si trasformerà idealmente in parquet con le ragazzine e i ragazzini di Rinascita Basket Rimini e Riviera Basket Rimini protagonisti di “Un maestro chiamato pallacanestro”.
A ‘benedire’ il Festival è stato il sindaco, Jamil Sadegholvaad.
“Lo sport è uno dei pochi linguaggi universali rimasti. Per questo, al di là del risultato agonistico, deve essere trattato come elemento culturale. Cartina di tornasole di un mondo e una società che cambiano. È dato entusiasmante come con questo festival Rimini si ponga al centro di una riflessione che dagli atleti e dagli addetti ai lavori si ampli in tutte le direzioni. Ed è ancora più entusiasmante che a mettere assieme questo scrigno prezioso siano ragazze e ragazzi che amano la nostra città”.