KARATE. Il 37enne ha vinto la medaglia d’oro tra i Master
Da bambino adorava i film di Bruce Lee e Jean-Claude Van Damme. Quelli che… le arti marziali aiutano sempre a sconfiggere i cattivi. E così Manuel Cunti, invece, di crescere con un pallone tra i piedi o tra le mani, ha preferito il pavimento di una palestra. Il karate è diventato il suo sport. Più precisamente il kumite. Prima alla Fisyodimamik poi alla Polisportiva Celle. I primi incontri, le prime vittorie fino ad arrivare a quella più importante.
Manuel, qual è il successo più prestigioso?
“Ho vinto la medaglia d’oro ai campionati Europei di karate, specialità kumite, nella categoria Master, che si sono tenuti a Tampere, città della Finlandiameridionale. È stata una bellissima emozione che mi ha ripagato dei tanti sacrifici che faccio durante l’anno. In inverno mi alleno cinque volte a settimana, in estate un po’ meno, ma tra lavoro e famiglia non è facile”.
È vero che la prima volta che è entrato in palestra aveva appena 5 anni?
“Verissimo. Di solito, i bambini di quella età fanno altri sport, invece io ero affascinato dai combattimenti. Mi piacevano tantissimo i film di Bruce Lee, Van Damme e tutta quella serie di attori. E così ho chiesto ai miei genitori di cercare un posto dove potermi allenare. Ho iniziato facendo sia kumite sia kata, che sono le due specialità del karate. Poi, però, mi sono specializzato nel kumite. La differenza è sostanziale perché nel kata, che significa forma, si mettono insieme una serie di movimenti codificati che rappresentano varie tecniche di combattimento. Il kumite, invece, è il combattimento vero e proprio, ma controllato”.
Nella sua cariera sportiva c’è un momento di svolta?
“Senza dubbio l’incontro con il maestro Vito Minnini al Centro Karate di Riccione. Con lui ho conquistato la maglia Azzurra Master, sono arrivato terzo ai campionati italiani di novembre e a marzo, a Ostia, al campionato italiano delle rappresentative regionali, ho bissato il bronzo. Fino all’oro finlandese. Anche se la vittoria più bella è un’altra”.
Quale, se è lecito chiedere?
“Vedere mia figlia Giada di 8 anni ripercorrere le mie orme. Si allena al Centro Karate di Riccione insieme ad Alessandro e Marco che sono i figli del mio maestro al quale, visto che non l’ho detto prima, dedico la mia medaglia d’oro”.
Prossimi obiettivi?
“I Mondiali Master che si disputeranno nel 2025 a Taipei. E mi fermo qui”.