L’analisi di MeteoMarreno, esperto di Rimini
“Questa volta le previsioni le avrei volute sbagliare”
È uno dei meteorologi più noti, seguiti e attendibili, non solo del territorio riminese.
I suoi studi, le analisi e le previsioni che posta quotidianamente sulla sua pagina Facebook dal 2010 si sono rivelate così precise che MeteoMarreno (nella foto) si è costruito un seguito importante e una community numerosa, ed è spesso consultato da amministrazioni pubbliche ed eventi privati che necessitano di scrutare il cielo. Meteo Marreno (nome de plume di Moreno Fogliata) ha seguito attentamente il nubifragio dei giorni scorsi e la sua evoluzione.
MeteoMarreno, forse questa è la prima volta in cui avrebbe voluto sbagliare le previsioni?
“Ebbene sì, questa volta le previsioni le avrei volute sbagliare perché da alcuni giorni era prevista una perturbazione da 200-300 mm che personalmente, da quando seguo il meteo, non avevo mai visto. Devo anche dire però che la macchina dell’Arpae EMR nel limite del possibile ha fatto un ottimo lavoro”.
Si aspettava una quantità di acqua come quella che è caduta?
“Purtroppo sì, perché quando le perturbazioni risalgono con un carico di aria così umida da sud e rimangono schiacciate tra gli anticicloni spesso nella loro stazionarietà fanno danno. È la prima volta, però, che mi trovo a parlare di una perturbazione
di questo tipo a metà maggio, in inverno quando la probabilità è ben maggiore avrebbe scaricato metà degli accumuli”.
Danni ingenti. “Bisogna avere più coscienza del territorio“
I danni sono ingenti. Non si poteva proprio fare nulla per correre ai ripari?
“Bisogna avere più coscienza del territorio.
A mio parere il Riminese si è salvato perché oltre a un po’ di fortuna (e aver evitato le numerose piogge di inizio maggio) nel corso degli ultimi anni ha sistemato alcune cose, come il corso del Mavone a Vergiano-Spadarolo, ha il piano B del deviatore Marecchia che sfoga al Tiberio quando piove e risistemato le fogne. Non so nel dettaglio la situazione dei fiumi in Romagna ovest, ma bisogna assolutamente mettere da conto certe questioni su tutti i territori”.
Goffredo Polidori, sindaco di S. Agata Feltria, colpita da frane, attacca: “Una volta finita la conta dei danni bisognerà cambiare politica sulla montagna. Vanno previsti interventi con fondi cospicui per limitare al minimo i dissesti, altrimenti spariremo”.