TESTIMONIANZA. Un lettore racconta il suo incontro personale con Sandra Sabattini, come l’ha cambiato, la malattia e la guarigione del cuore, con la proposta di intitolare a lei l’Ospedale Infermi di Rimini
Ho conosciuto Sandra per la prima volta nell’ottobre del 2021.
Facevo una corsa nella zona di San Lorenzo a Riccione, quando ho visto il manifesto della cerimonia di Beatificazione con la bellissima frase tratta dal suo diario: “ Non è mia questa vita, è tutto un dono. Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l’ora”. Questa frase mi ha colpito profondamente perché nella sua semplicità ed essenzialità esprime tutto il senso della vita.
Così l’ho inviata a tutto il mio staff, sono titolare di uno studio professionale, e da allora ho cominciato ad avvicinarmi alla figura di Sandra.
Proprio in quei giorni il sacerdote della mia parrocchia durante l’omelia domenicale invitò i fedeli a scegliere un proprio Santo a cui rivolgersi.
Avendo appena avuto questo incontro scelsi proprio Sandra Sabattini. Ho cercato su internet informazioni su di lei e ho letto della presenza del suo diario; tuttavia non avendolo trovato subito in libreria a Riccione, mi sono limitato a rivolgere a Sandra qualche preghiera ogni tanto tenendo nella mente l’idea che lo avrei cercato magari su Amazon o da altre parti.
Questo primo incontro mi avrebbe predisposto al successivo contatto molto più profondo, avvenuto in modo quasi dirompente due anni dopo, all’inizio del 2023. Infatti a gennaio di quest’anno in seguito ad una serie di visite di controllo che avevo deciso di fare per mia scelta come checkup generale, scopro di avere una neoplasia al colon, rivelatasi poi maligna con l’esame istologico, con la necessità di intervenire chirurgicamente. Così si è aperto improvvisamente per me un periodo molto intenso emotivamente.
L’intervento è stato effettuato in tempi molto rapidi, circa 2 settimane dopo.
La cosa per me molto significativa è che la sera prima dell’intervento ho chiesto a mia moglie di fare due passi in centro a Riccione per distrarmi; era freddo ed era tutto chiuso tranne la libreria Mondadori. Mia moglie (non so da dove le sia venuto, anzi forse lo so!) mi ha detto: entriamo a vedere se c’è il diario di Sandra!
Il diario c’era e incredibilmente mi sono trovato a leggerlo per la prima volta nel letto dell’ospedale mentre aspettavo il mio turno.
Mentre leggevo il diario entra il diacono dell’ospedale che mi chiede se avevo piacere di dire una preghiera, e mi vede con il diario di Sandra.
A questo punto lui si sorprende e mi dice che il giorno dopo mi avrebbe portato una reliquia di Sandra, che le stesse amiche di Sandra gli avevano consegnato. Sono rimasto estremamente colpito da questi segni e dal fatto che le parole di Sandra mi abbiano accompagnato ogni giorno dai momenti precedenti l’intervento a tutto il periodo di degenza e di guarigione.
Ho pregato ogni giorno recitando la Preghiera di Intercessione di Sandra Sabattini. Il giorno dell’intervento, sul lettino operatorio mentre aspettavo di entrare in sala operatoria e prima che mi fosse somministrato qualsiasi farmaco, mi sono sentito straordinariamente calmo e sereno. L’intervento
è andato molto bene e l’esame di tutti i linfonodi prelevati, ricevuto a più di un mese di distanza, ha evidenziato la loro negatività, cosi gli oncologi non mi hanno fatto fare alcuna terapia ma effettuerò solo controlli semestrali.
Praticamente in questo momento sono come prima!
Ora io non posso affermare con certezza di aver ricevuto una grazia, ma quello che posso dire è che Sandra è venuta ad aiutarmi, a darmi conforto, speranza e coraggio rendendo questa esperienza bella sotto molti punti di vista. Riflettendo su questo incontro e su come Sandra sia entrata nella mia vita per sostenermi in questo delicato momento si è rafforzata in me l’idea già anticipatami da un mio caro amico chirurgo di modificare il nome dell’ospedale Infermi di Rimini in OSPEDALE INFERMI SANDRA SABATTINI.
Sarebbe una grande cosa per Rimini, per Sandra e per tutti i malati qui ricoverati, perché il nome di Sandra porterebbe coraggio, speranza e conforto anche a loro!
Non dimentichiamo il miracolo di Stefano Vitali che ha rappresentato uno dei pilastri della causa di beatificazione.
Sandra Sabattini ha dedicato tutta la sua vita agli altri, si era iscritta a Medicina proprio per assolvere a questa sua missione di amore per gli altri. Non è forse la professione medica quella che più di ogni altra è rivolta al bene delle persone?
Nel suo diario scrive: “ Tutto quello che ho ricevuto, amore, una famiglia, degli amici, gambe, braccia non posso tenerli solo per me, in funzione di me stessa, ma raggiungono lo scopo solo in funzione degli altri”.
“ Felicità è fare la gioia altrui, non la propria”.
Proprio grazie alla mia malattia ho capito che Sandra può ancora aiutare chi soffre così come ha aiutato me. Questa eventuale nuova intitolazione dell’ospedale sposterebbe l’attenzione su una figura positiva e foriera di speranza piuttosto che sul concetto di “infermità” insito nel nome attuale; inoltre differenzierebbe il nostro ospedale da quelli di altre città che portano lo stesso nome (es. Biella, Faenza, Rivoli ecc.).
Tornando alla mia esperienza personale, da allora leggo ogni mattina qualche pagina del diario che trovo ricchissimo di spunti e di concetti estremamente profondi espressi in modo semplice e sintetico e che arrivano al cuore di qualsiasi lettore: e la mia giornata comincia così nel migliore dei modi!
Davide