PASTORALE DEL TURISMO. Il rilancio in Diocesi a partire da un incontro. Stile e proposte
La provincia di Rimini registra ogni anno circa 6 milioni di presenze nella stagione balneare. Il turismo è una delle economie trainanti del territorio, se non la principale. Ma è anche una straordinaria occasione di accoglienza, relazione, dialogo, e anche di annuncio di quella buona notizia che è nel dna della Chiesa.
E con una platea di fedeli così ampia come quella che “invade” la provincia, Rimini diventa una delle diocesi più grandi del mondo: questo segno va letto come una grande opportunità, e non come un situazione da subire, mettendo tra parentesi per tre mesi l’attività pastorale.
Da queste semplici considerazioni è nato il desiderio di rilanciare la pastorale del turismo. Dopo un incontro con un gruppetto di persone, il vescovo Nicolò Anselmi e il Servizio Pastorale del Turismo hanno voluto organizzare un incontro, una serata di ascolto, meditazione e dialogo, rivolta a tutti gli operatori del turismo balneare (operatori di spiaggia, imprenditori del settore turistico, guide, tour operator, promotori culturali…) insieme a operatori pastorali, animatori delle liturgie estive e sacerdoti.
“ Milioni di persone arrivano sulla Riviera riminese nella stagione estiva da ogni parte d’Italia, ma anche da Paesi dell’Europa e del mondo. – esordisce mons.
Anselmi aprendo la serata in Sala Manzoni – Ci auguriamo che queste persone nel tempo delle loro vacanze nella nostra Diocesi possano divertirsi, riposarsi dalle fatiche del lavoro, vivere momenti di serenità e opportunità culturali e di relazione.
Dio è contento quando vede i suoi figli contenti.
Ci auguriamo soprattutto che i nostri ospiti possano fare esperienza durante la loro vacanza di una comunità cristiana che viva la fede, l’affidamento a Dio, la fraternità, per ritornare alle proprie case dicendo: come sono stato bene a Rimini!, ho visto una Chiesa e una comunità cristiana vivace e ho goduto di momenti di incontro, di relazione, di cultura e svago che mi hanno arricchito”.
Sala Manzoni è gremita di persone arrivate da tutta la Diocesi per questo incontro, il primo di questo genere organizzato espressamente dalla Diocesi. I responsabili di categorie impegnate a vario titolo nel turismo (dai bagnini agli albergatori, dagli agenti di viaggio ai chioschisti) ma anche operatori e diversi sacerdoti delle parrocchie del litorale.
Il saluto di accoglienza è di Marco Bruckner (Servizio Pastorale del Turismo della Diocesi di Rimini), poi tocca al responsabile del Servizio Pastorale del Turismo Mauro Vanni intervenire: “ La Chiesa riminese si mette volentieri in ascolto degli operatori che vivono in maniera diretta il mondo del turismo, come di altre realtà sociali che vivono nel territorio della Diocesi.
L’accoglienza è una caratteristica tipica di questa terra, c’è un modo di accogliere da cristiani, alla luce del Vangelo”. Ecco ri-spiegato il motivo di questo incontro: stare accanto al mondo del turismo, a chi lavora come imprenditore e come collaboratore.
Gli interventi si succedono rapidamente, il clima è disteso.
Il primo a prendere la parola è stato il sindaco di Rimini, Jamil Sadeghoolvad, poi rappresentanti di categorie e operatori balneari.
Emerge in tutti la gratitudine per aver indetto un incontro del genere. Seguono riflessioni, desideri e suggerimenti, oltre alla decisa volontà di “fare squadra” perché Rimini sia sempre più accogliente e inclusiva, in grado di offrire un divertimento sano e iniziative anche per il “ristoro dell’anima”.
La conclusione è affidata al Vicario generale della Diocesi: “ Il primo frutto di questa serata è proprio il desiderio di fare rete. – è convinto don Maurizio Fabbri –
Recepiamo anche la richiesta degli operatori balneari di sentire la Chiesa di Rimini come un’alleata, e non una realtà distante. Una vicinanza che assicuriamo: operatori del turismo non siete e non sarete soli.
Insieme desideriamo rilanciare un turismo che pone al centro l’attenzione alla persona: l’ospite, il collaboratore e il dipendente, il migrante e il diversamente abile.
Perché chi arriva a Rimini e in Diocesi non sia un cliente ma una persona di cui prendersi cura”.
La Diocesi ha già realizzato un cartoncino di saluto e benvenuto da appendere nelle strutture: “Gentili turisti, pace a voi!”. Ma qualcuno fa notare che si sarebbe potuto scrivere ospiti, al posto di turisti. “ Quando lo ristamperemo…” promette il vescovo Nicolò.
C’è anche l’intenzione di realizzare un depliant che pubblicizzi le principali iniziative religiose ma anche culturali e di socialità organizzate sulla Riviera riminese. Un’altra volontà è quella di aprire le chiese del litorale anche fino a tarda sera e di realizzare un foglio con gli orari delle messe estive.
L’ora è tarda, ma “ voi siete abituati a fare notte” ci scherza su il vescovo Nicolò, che poi – in punta di piedi – propone di replicare l’incontro nel 2024. Il suggerimento è immediatamente recepito dagli operatori del turismo che però correggono il tiro: “ Rivediamoci alla fine di questa stagione estiva”.