L’arrivo della primavera a Rimini ha visto calare il sipario su un progetto ambizioso, che ha saputo avvicinare la cosiddetta generazione Z, ma anche i Millennials e non solo, all’arte urbana e alla scrittura di strada: l’iniziativa The Right to Write.
Di cosa si tratta?
Il percorso formativo artistico-urbano, programmato da febbraio a fine marzo, ha visto sul territorio una serie di eventi gratuiti tutti dedicati al mondo della scrittura in ogni sua forma espressiva, artistica e performativa, andando ad abbracciare il settore delle arti a 360 gradi.
Numerose lezioni pratico-teoriche, workshop e atelier, hanno varcato le cinta murarie approdando all’interno della città, colorandola di nuove sfumature e mettendola di fronte a nuove sfide. Gli spazi maggiormente coinvolti che hanno presieduto il progetto sono la Grotta Rossa, Casa Pomposa, RM25 e le associazioni Romagna in Fiore e Artai. “Sin dal principio The Right to Write si era posto l’obiettivo di valorizzare il talento delle nuove generazioni ricco di potenziale creativo, scommettendo su di loro”, ha voluto sottolineare l’assessora alle politiche dei giovani Francesca Mattei.
“I corsi si stanno dirigendo verso la conclusione, altri sono già finiti, altri ancora sono appena terminati e aspettano solo di esporre il loro elaborato finale – sottolinea il gestore del progetto Federico Bandini, artista riminese conosciuto con il nome di Tomoz – Sono lieto di poter affermare che tutti i corsi hanno raggiunto la massima capienza di posti disponibili in tempi relativamenti brevi riscontrando un discreto successo”.
Dall’introduzione teorica della scrittura alla sua messa in atto nella pratica, dalla formazione tecnica dei vari stili di scrittura presenti sul mercato e nel mondo del lavoro, alle moderne tecniche del writing 3.0; e ancora dalla storia della scrittura nata sulla carta, allo studio delle parole sui magazine arrivando poi ai bozzetti cartacei del prodotto artistico: l’iniziativa firmata dal Comune sembra aver toccato la sensibilità di tanti studenti, ma
anche di giovani lavoratori.
Il progetto
Ma come si struttura precisamente il progetto? Andiamo a scoprirlo proprio con Tomoz. “I workshop principali hanno preso in esame la scrittura, l’arte urbana, la calligrafia e la serigrafia. L’idea di base era quella di far avvicinare i giovani, e più in generale le persone, al graffitismo e all’arte urbana. Dato il numero corposo delle adesioni abbiamo deciso di dividere i corsi in 2 classi, con una sezione dedicata ai giovani in età adolescenziale e l’altra ad accesso libero composta prettamente da adulti.
Nel susseguirsi delle lezioni le aule si erano trasformate in un laboratorio creativo dove si sperimentava, si disegnava, si scriveva, ci si confrontava, insomma è stata per tutti un’occasione di crescita e di condivisione del proprio estro creativo. I docenti sono stati affiancati da ospiti e artisti diversi, così da creare con i corsisti uno scambio aperto e pluralistico su questa dimensione artistica attraverso molteplici punti di vista e differenti stili creativi”.
“Il fine del progetto – prosegue Tomoz – è stato sicuramente di natura ludica e sperimentale, ma non escludo il fatto che quello che hanno appreso i giovani li possa aiutare anche a livello lavorativo un domani, perché hanno potuto arricchire il proprio curriculum artistico”. La parte dei corsi che ha riscosso maggiore successo è la realizzazione di diversi murales in giro per Rimini, quando i partecipanti hanno appreso il prospetto finale dell’iniziativa sono rimasti sbalorditi e desiderosi di scendere in campo potendosi cimentare con l’arte urbana in veste di assoluti protagonisti. Inoltre, il progetto non si esaurisce con la fine dei corsi, ma prosegue con mostre al Museo della Città e conferenze di settore, in modo da continuare a tenere il “dialogo vivo” con i partecipanti.
La testimonianza
Il successo del progetto è espresso direttamente da chi vi ha partecipato. “ Quando sono venuta a conoscenza dell’iniziativa non ci ho pensato due volte a iscrivermi. – racconta con entusiasmo Alice, neomaggiorenne e studentessa del 4° anno al Liceo Artistico Serpieri, indirizzo Pittura – L’urban art purtroppo è materia di studio ancora poco presente nelle aule scolastiche. Poter apprendere che la scrittura è qualcosa di estremamente concatenato al settore artistico mi ha appassionato ed è come se avessi capito di aver scelto la scuola superiore che meglio rispecchiasse la mia personalità.
A The Right to Write ho preso parte sia al corso di urban art sia di serigrafia; e con mia grande sorpresa quest’ultimo mi è piaciuto tantissimo, forse più del primo. Scrivere sulle tele mi ha permesso di esprimere il mio estro artistico, una disciplina che non avevo mai studiato, i docenti erano preparati e simpatici, hanno saputo amalgamare il gruppo di lavoro e renderci tutti partecipi. Inoltre, la presenza dei vari ospiti nelle ore teoriche mi ha ispirato e fatto riflettere sul loro lavoro, è sempre uno stimolo poter confrontarsi con dei professionisti”.
Federica Tonini