Chiesa e società attuale, un rapporto non sempre semplice. Una buona comunicazione, adeguata ai tempi, attenta alle esigenze di tutte le età, può essere di aiuto? Nell’era del digitale, sono molte le parrocchie della diocesi di Rimini che si sono aperte ai nuovi media per raggiungere la platea dei fedeli. E c’è anche chi ha creato dei profili sui social network. Un popolo di volontari entusiasti, che nella vita spesso fa altro.
La pandemia ha contribuito allo sviluppo di siti e social in generale e questo si è riversato anche sulla vita della chiesa, ma cosa ci si aspetta dai nuovi media?
Questa settimana lo abbiamo chiesto a Stefano Antonini, uno dei responsabili comunicazione della parrocchia del centro storico di Rimini, Sant’Agostino.
Stefano ha 27 anni e nella vita fa il medico e si sta specializzando in oncologia medica a Meldola, “ ma i social mi sono sempre piaciuti”, spiega. Nel team digital di Sant’Agostino operano tre volontari. “ La pandemia ha sicuramente giocato un ruolo: c’era bisogno di comunicare, non ci si poteva muovere. Abbiamo iniziato creando il canale Youtube per trasmettere le messe”.
Un canale che continua a trasmettere anche oggi, che la pandemia è quasi del tutto alle spalle, la messa domenicale. “ È il media più utilizzato dai nostri fedeli sopra i 30 anni e i dati ci dicono che il pubblico è in continuo aumento”, spiega Stefano. “ Abbiamo scelto di continuare a mandare in onda lo streaming della messa per venire incontro alle esigenzedi persone che non riuscirebbero a venire di persona ma anche perché pensiamo ci permetta di essere una comunità dialogante. Certo, la parte “dal vivo” resta “senza dubbio la parte migliore”, precisa Stefano.
Gradevole alla vista e dinamico, ricco di immagini, il sito di Sant’Agostino, completamente rinnovato durante la pandemia, offre in maniera intuitiva e semplice una serie di informazioni utili per la comunità parrocchiale, a partire da un’agenda ben curata, in primo piano, e strizzando allo stesso tempo l’occhio al turista appassionato d’arte con uno slide show in testa a tutto ricco di immagini, anche dall’altro, della chiesa, dei suoi esterni e degli interni in cui spiccano gli affreschi della scuola del Trecento riminese.
“ È la parte di cui vado più orgoglioso – spiega Stefano – vuole essere un’apertura della parrocchia, un modo per ampliare il nostro pubblico dai fedeli a tutta la città e magari fino anche ai turisti. Mi è sempre piaciuto lavorare con le immagini e in questo caso ha prodotto frutti: la foto panoramica è quella più cliccata”. Per il resto, “l’home page è molto semplice, privilegiando le immagini, con in primo piano il link a Youtube, poi notizie e info utili”.
Scorrendo in basso, si trova subito l’agenda, o meglio una prima modalità di fruizione. Anche qui il tutto è molto dinamico con gli appuntamenti che si presentano in ordine temporale in un flusso continuo da sinistra verso destra, ognuno con un suo titolo e con una sua bella immagine (ovviamente la data in bella evidenza). “ L’agenda è sempre aggiornata – sottolinea Stefano – almeno settimanalmente. È uno dei servizi più utili”.
E non è il solo.
Il sito ha anche una bella sezione news, coordinata da Stefano e scritta non solo dai volontari del team digital. A volte anche un semplice fedele può trasformarsi in giornalista per l’occasione. “ Gli articoli sono in genere legati a eventi della parrocchia, decidiamo cosa seguire insieme al Don ( il parroco Vittorio Metalli, ndr)”.
La parrocchia di Sant’Agostino ha anche i suoi profili su Facebook e Instagram, “ dove ci seguono i ragazzi più giovani”. Per il futuro si confida in Telegram e Whatsapp. “ Le chat sono un sistema molto utile, ci vorrebbero più energie”, lancia il sasso Stefano.